Questa mattina l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la celebrazione per la XXIX Giornata mondiale del Malato che si è svolta nella cappella della Santissima Annunziata dell’AOU di Sassari. Presenti i cappellani ospedalieri, il personale sanitario, pazienti e familiari, le associazioni di volontariato tra le quali “Unitalsi” e “La Sorgente”. Presente anche il direttore sanitario Luciana Mameli.
Uscire dall’indifferenza per entrare in relazione con il prossimo
<< La persona sofferente oggi è al centro della nostra preghiera. Il Signore entra nella solitudine della persona umana nel momento in cui la situazione fisica crea prigionia, isolamento perché non è possibile venirne fuori da soli. Il volto di Dio è un volto di amore, il Signore ascolta il grido del misero, del sofferente. Il meccanismo di cura e di liberazione è uscire dall’indifferenza ed entrare in quello di una relazione, come fece Gesù con il lebbroso. Dio non si allontana da nessuno di noi, ci è vicino. Dio non ci abbandona mai. La compassione di Cristo è profonda ed è per ciascuno, Egli si avvicina, non crea distanze, tende la mano. Dio ha creato le persone perché entrassero in relazione tra loro. La Fede Cristiana è onnicomprensiva di tutto il mistero dell’uomo, delle sue scoperte, delle sue conoscenze e competenze perché entrino in un flusso di relazione di cura, di apertura all’altro, superando ingiustizie, forme di non piena partecipazione a impegni dell’umanità>> – il messaggio dell’arcivescovo.