Nella mattina di domenica 4 febbraio l’arcivescovo è stato accolto a Mores per l’inizio dell’ultima settimana di visita pastorale. Ad attendere l’arrivo di Gian Franco Saba, nella piazza del municipio, il sacerdote Don Salvatore Mangatia, il sindaco Enrico Virdis con l’amministrazione comunale, le autorità militari, le associazioni e i comitati del paese. I presenti in corteo hanno poi raggiunto la chiesa di Santa Caterina per la solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo che è stata accompagnata dal coro parrocchiale.
<< La visita pastorale ha un punto centrale: riscoprire la bellezza dell’evangelizzazione. Riscoprire la gioia della Parola di Dio. La vicinanza del vescovo simboleggia il pastore che porta la Buona Novella, la Parola del Signore. La missione dell’apostolo e della Chiesa è mettersi in ascolto di Cristo con totale disponibilità. L’apostolo, infatti, è colui che si mette a disposizione. Sotto Dio esercitiamo ogni nostro ministero, ogni nostra azione pastorale. Questo è un servizio di amore destinato a tutti. L’Apostolo Paolo è un esempio di come sacrificare la propria vita per il Vangelo. Ogni azione apostolica nella Chiesa, ogni azione missionaria, pastorale, è per Cristo e sull’esempio di Cristo ed è destinata a tutti. Non rinunciamo all’essere pastori ma nel contempo non rinunciamo nemmeno a perdere nessuno, questa è la missione della Chiesa. La grazia dello Spirito Santo agisce e fa più di ciò che possiamo pensare. L’atteggiamento dell’apostolo è quello di chi si mette in ascolto, un atteggiamento di umiltà. La Chiesa non rinuncia alla sua vocazione, alla sua missione, ma adatta la pedagogia pastorale in base ai tempi. Nei cambiamenti umani bisogna intercettare i linguaggi per entrare in connessione con le persone. Occorre accompagnare ciò che passa e far crescere ciò che nasce. Il vescovo viene per incoraggiare, perché tutte le cose belle vengano portate sempre più a maturazione. Col desiderio di avere nei nostri cuori l’ardore e lo spirito dell’apostolo Paolo vi invito ad entrare nel cammino pastorale diocesano in modo sempre più convinto. La Chiesa del terzo millennio richiede di entrare in uno stato permanente di missione>> – il commento nell’omelia.
Al termine della celebrazione il vescovo ha potuto incontrare i fedeli nel salone parrocchiale per un momento conviviale.
Intorno alle ore 12 il vescovo si è recato nella chiesa di Sant’Antonio per la recita dell’ora media con i frati della comunità dei cappuccini di Sant’Antonio. Subito dopo Gian Franco Saba ha potuto condividere il pranzo con la comunità religiosa.
Nel pomeriggio, sempre nella chiesa di Sant’Antonio, in programma la recita interparrocchiale del Santo Rosario in occasione della XLVI Giornata nazionale per la vita.