Domenica 31 gennaio nella Cattedrale di San Nicola si è svolto il pontificale di fine anno presieduto dall’Arcivescovo Gian Franco Saba. La solenne liturgia, come da tradizione, è stata preceduta dal canto del Te Deum. Nell’omelia, l’Arcivescovo si è soffermato sul senso del ringraziamento. “Il mistero del nostro tempo – ha detto monsignor Saba – è un mistero di figli che, memori del dono di Dio, rileggono costantemente il proprio tempo attraverso la persona di Cristo, Verbo di Dio fatto carne. Il 31 del mese di dicembre è consuetudine nella tradizione della Chiesa rendere grazie a Dio con il canto del Te Deum per tutti i doni e i benefici del Signore. Il primo dono e il primo beneficio consiste proprio nell’incontro tra la creatura umana e il Verbo di Dio fatto carne. La letture ci hanno parlato della pienezza del tempo. Questa pienezza del tempo misticamente continua oggi nella storia e nella missione della Chiesa. Ecco perché è necessario vivere attivamente il tempo che ci è donato. Noi – ha proseguito – non ringraziamo semplicemente perché sfogliamo delle date in un calendario, ma perché intendiamo sostare nella mangiatoia come i pastori, come Maria e Giuseppe, meditando nel nostro cuore l’incontro con il Signore. Lodiamo e ringraziamo il Signore Gesù che si è fatto piccolo e ha parlato al nostro cuore, alla Chiesa e all’umanità attraverso i santi segni della liturgia”.