Visita pastorale: a Sassari la celebrazione di apertura nella solennità di San Nicola, patrono della città

7 Dicembre 2024 | News, primo piano, vescovo, Visita pastorale

Venerdì 6 dicembre, in occasione della festa patronale di San Nicola, l’arcivescovo Gian Franco ha dato avvio alla Visita Pastorale nella Città di Sassari.

Il primo momento si è tenuto presso il Seminario Arcivescovile, nella sala intitolata a Padre Manzella, con la preghiera per la Visita Pastorale recitata dall’Arcivescovo insieme ai presbiteri che operano in città. Successivamente, il clero, in processione, ha raggiunto la Cattedrale; qui, il Capitolo Turritano e i fedeli convenuti, hanno accolto l’Arcivescovo.

Prima della Celebrazione Eucaristica, i parroci vicari delle sotto-zone della Città, hanno rivolto alcune parole di saluto all’Arcivescovo a nome di tutte le parrocchie cittadine.

Alla Celebrazione hanno preso parte anche le autorità civili, militari e accademiche della Città, sottolineando l’importanza della solennità e della Visita Pastorale, come un momento fondamentale per l’intera comunità.

Di seguito si riporta il testo dell’omelia pronunciata dall’Arcivescovo:

<<La celebrazione della solennità del patrono della città di Sassari è una circostanza felice per iniziare il cammino della visita pastorale nel contesto delle parrocchie cittadine. San Nicola risplende davanti a noi come segno di amore e speranza, senza frontiere né confini. È riconosciuto trasversalmente in diverse culture e confessioni cristiane e non cristiane come simbolo di amore, comunione e condivisione.

Come sappiamo, egli nacque a Patara, una cittadina marittima della Licia, nella Turchia meridionale, nel III secolo dopo Cristo, probabilmente in una famiglia agiata che, fin da fanciullo, lo educò al cristianesimo. Rimasto orfano in giovane età, secondo la tradizione, dedicò la sua vita e i beni ricevuti al servizio del prossimo. Una delle più antiche preghiere liturgiche dell’Ortodossia lo invoca come “regola di fede e immagine di mitezza”.

Queste connotazioni aiutano a comprendere come l’esempio di San Nicola conduca a Cristo Gesù. Gesù nel vangelo oggi proclamato, si presenta come colui che dona la vita per il gregge, va in cerca delle sue pecore, le raduna tutte e senza distinzioni. È un pastore mite che dona la sua vita con amore e per amore; segni distintivi che illuminano il nostro cammino, sopratutto in questo momento di visita pastorale. 

Diversi gli atti di solidarietà attribuiti a San Nicola; molti di essi provengono da tradizioni tardive, come il salvataggio di tre giovani fanciulle povere a cui fornì una dote per permettere loro di sposarsi. Egli gettò in silenzio alcuni sacchetti di monete d’oro attraverso la finestra della loro abitazione. Questo gesto sopravvive nella nostra Chiesa con la tradizione della “dote”, che ogni anno viene estratta a conclusione della celebrazione eucaristica.

La liturgia della Parola oggi proclamata, ci invita a entrare nella logica di un Dio che si mette in movimento, entra nella vita con semplicità e umiltà. Anche San Nicola, attento ai bisogni dei più fragili, offriva i suoi doni con discrezione. Così infatti si rivela anche lo stile di Dio: si accosta con mitezza, ponendo segni di amore per introdurci nella sua alleanza.

Il profeta Ezechiele, nella prima lettura, evidenzia il disappunto di Dio di fronte all’incuria dei pastori responsabili del gregge, che avevano provocato abbandono e smarrimento. Dio decide di intervenire personalmente: Io stesso “Andrò in cerca della pecora perduta”. Questo è il mistero dell’amore di Dio: uscire e cercare non chi è già nella via, ma chi l’ha smarrita.

La visita pastorale che oggi iniziamo qui nella chiesa Cattedrale, insieme ai presbiteri che operano in città, intende muoversi in questa prospettiva: annunciare che la chiamata di Dio non è un rivolta semplicemente a dei prediletti o ai perfetti, ma a chi si è smarrito. Essa è un’occasione per confortarsi e sostenersi nella fede, un’esperienza di convocazione, partecipazione e inclusione.

Il profeta Ezechiele ci ricorda che Dio esce per cercare, liberare, radunare e donare ciò di cui ognuno ha bisogno. Questo stile di Dio si manifesta in Cristo, e l’Apostolo Paolo, nella lettera agli Efesini, esorta anche noi a vivere nella fede con umiltà, dolcezza, magnanimità e custodia dell’unità, agendo sempre per il bene degli altri.

Alla luce di questo messaggio, comprendiamo che la fede cristiana non è una dottrina astratta o un insieme di regole, ma una relazione viva con Dio. Questo grande mistero, come spesso ricorda Papa Francesco, ci chiama a vivere scenari esistenziali e sociali profondamente mutati con uno sguardo contemplativo, cercando la presenza di Dio nelle case, nelle strade e nelle piazze.

La crescita delle parrocchie a Sassari, nel

corso del Novecento, è stata un segno storico di prossimità, ora le mutate circostanze ci interpellano su come abitare, in questo momento storico, pastoralmente la città. San Paolo VI, nell’OctogesimaAdveniens, ci invita a partecipare attivamente alla costruzione di una società più giusta, riscoprendo il valore del pensiero e dell’impegno civile.

Oggi, come cristiani, siamo chiamati a essere artigiani di una cittadinanza per un umanesimo dell’incontro, contrastando le povertà antiche e nuove che si annidano nel cuore delle città moderne. San Nicola ci esorta a un impegno umile e consapevole, per intraprendere un cammino di incontro, ascolto e riflessione durante questa visita pastorale.

Guidati dallo Spirito di Cristo, siamo certi che, pur non risolvendo tutti i problemi, vivremo un’esperienza di grazia che ci aprirà a una rinnovata testimonianza cristiana. Lo Spirito Santo apra i nostri cuori verso una nuova stagione di annuncio e di speranza.>>

Al termine della Celebrazione, sono state estratte le tradizionali “doti di San Nicola” destinate quest’anno a giovani spose delle parrocchie di San Donato e San Sisto, San Pio X e San Giuseppe

La celebrazione ha segnato l’inizio di un cammino di rinnovamento e ascolto, che pone al centro l’attenzione alle trasformazioni sociali ed ecclesiali, rafforzando la missione della Chiesa nel servizio alla comunità.

Pin It on Pinterest