È questo il titolo dell’incontro culturale, promosso da Fondazione Accademia e svoltosi a Thiesi, nella Sala Aligi Sassu, lunedì 25 novembre. Relatori sono stati: Dott. Franco Spada, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro e dott. Franco Campus, responsabile dell’Area scientifica della cooperativa Santu Antine. Dopo i saluti iniziali di don Luigi Casula e del sindaco Gian Franco Soletta è intervenuto l’arcivescovo Gian Franco.
«Sono contento che troviamo ancora un momento di riflessione. È bello che si continui il dialogo. Questa sera, come già è stato sottolineato sia da don Luigi che dal Sindaco, vi è un obiettivo: l’incontro con il mondo imprenditoriale. Che cosa mi piace sottolineare? Intanto il fatto che ci soffermiamo insieme per riflettere. Uno degli elementi messi in evidenza nella lettera pastorale è proprio questo: educare al pensiero ospitale, pensare, agire, coinvolgersi. L’arte del pensare è sicuramente importante per tutti noi. È importante fermarci per approfondire, per mettere a fuoco il cammino che stiamo vivendo. Il settore imprenditoriale non è solo un settore di produzione, come ascolteremo dai relatori, ma riguarda la vita.
Noi sappiamo che se non c’è il pane nelle sue molteplici espressioni e manifestazioni, la persona umana è impoverita, soffre. Il nostro rapporto con il creato e con i beni del creato non è un rapporto che non ha niente a che vedere con la vita spirituale, con la vita cristiana, con la vita ecclesiale: il Signore ci ha donato un’unità di anima e di corpo e questo è molto importante. Mi fa piacere che si rifletta oggi su quale futuro e crescita sostenibile. Tutti siamo chiamati a rendere migliore l’ambiente nel quale viviamo e a farlo crescere. Questo vuol dire non vivere egoisticamente; non ci si deve accontentare e tirare a campare lasciando le responsabilità sulle spalle di altri. Questo è un egoismo verso i bambini, verso le giovani generazioni, verso le persone che saranno poi protagonisti del futuro. È necessario un impegno di responsabilità. Mi fa piacere che questo evento avvenga in un territorio, il Meilogu, con il progetto dell’Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni che intende promuovere proprio questo tipo di processo pastorale. Pertanto, credo che le proposte concrete che potranno emergere siano importanti da recepire, perché il progetto dell’Accademia non è quello di starsene rinchiusa in un palazzo, ma è quello di creare un rapporto con il territorio, di promuovere il territorio, d’incarnarsi nel territorio».