Martedì 5 novembre, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Sassari, si è svolta la presentazione del libro “Studi di storia ecclesiastica e civile in onore di Giancarlo Zichi”. L’opera, coordinata da professor Antonello Mattone, è stata realizzata con il contribuito di illustri studiosi e archivisti, con l’obiettivo di onorare l’attività scientifica e culturale di monsignor Zichi. L’organizzazione della presentazione del volume è stata curata dalla Fondazione Accademia, Casa di Popoli, Culture e Religioni.
Di seguito riportiamo l’intervento dell’arcivescovo Gian Franco.
«Monsignor Zichi, sin dal primo istante del mio arrivo in città come pastore di questa comunità, ha voluto manifestarmi la sua prossimità, la sua vicinanza e la disponibilità a mettere a servizio della comunità le competenze accademiche e culturali acquisite in lunghi anni di ricerca.
Sono particolarmente grato al professor Mattone e al professor Maida, i quali ricorderanno l’incontro avuto in episcopio, in un caldissimo pomeriggio estivo. In quell’occasione abbiamoformulato le ipotesi operative per confezionare questa raccolta di studi. Ancora grazie per aver promosso, sostenuto e incoraggiato l’iniziativa. Insieme a loro, ringrazio anche i cari relatori qui presenti questa sera.
Di monsignor Zichi desidero sottolineare intanto l’amabilità del tratto e del carattere, talvolta nascosta in un aspetto austero, ma di un cuore amabile e amante delle relazioni e della compagnia. Questo è un aspetto importante. Monsignor Zichi è uno studioso meticoloso e accurato, come dimostrano gli studi che ha sviluppato nei suoi anni.
Desidero ricordare la sua lunga ricerca compiuta sui manoscritti relativi alla Passio dei Santi Protomartiri Turritani: un lavoro eccellente, di ricerca, di indagine, di scavo archivistico. Dagli scritti emergono anche le qualità umane e spirituali di un individuo: i testi di monsignor Zichi ne manifestano la sua personalità. È davvero un illustre figlio di questa Chiesa Turritana, illustre nel senso di uomo luminoso, dedito alla ricerca, alla cultura, allo studio. Non ha mai disgiunto l’azione pastorale dalla ricerca e dall’azione culturale. Se volessimo sintetizzare con un’espressione, potremmo dire che non ha mai disgiunto lo studio sui testi da uno studio delle anime. E questa è davvero l’espressione di una vocazione, di una personalità dedita a promuovere la cultura.
Un altro elemento che desidero porre in rilievo è altresì come dedicandosi agli studi umanistici, monsignor Zichi avesse lo sguardo attento al passato ma proteso al futuro. Diversi testi che ho potuto consultare, in alcune circostanze, mi hanno messo a contatto nel vedere come abbia portato avanti in alcuni momenti delle attività pastorali di grande rilievo e all’avanguardia, un dato che dà onore alla sua personalità. Mi auguro che la redazione di questo scritto in onore di monsignor Zichi possa essere generativo nel dialogo tra Chiesa e cultura e nel suscitare ulteriori processi di ricerca».
Durante l’incontro sono poi intervenuti Gavino Mariotti, Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, Alessandro Maida, Rettore emerito dell’Università di Sassari, Monica Grossi, Soprintendente archivistica della Sardegna, Pinuccia Simbula, Docente di Storia Medievale, Anna Maria Piredda, già Docente di Letteratura Cristiana Antica, Pier Giorgio Spanu, Docente di Archeologia Cristiana e Medievale. Moderatore dell’incontro è stato monsignor Diego Pinna, Vicerettore dell’Almo Collegio Capranica e Docente di Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana.
Le parole di ringraziamento di Monsignor Zichi:
«Esprimo la mia profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del volume che mi è stato dedicato, un graditissimo attestato di amicizia e di stima. I miei più sentiti ringraziamenti vanno in primis all’arcivescovo Gian Franco Saba. Il mio grazie e il mio vivo apprezzamento vanno al professor Antonello Mattone, sia per il lucido e denso saggio sulla mia attività scientifica, sia per il prezioso e curato lavoro svolto nel seguire l’iter dell’opera, coordinando con cura e decisione i contributi degli studiosi che hanno collaborato. Esprimo il mio più vivo apprezzamento per il valore scientifico dei testi degli studiosi, che ringrazio sinceramente. Un grazie anche all’Università di Sassari e alla Fondazione Accademia, Casa di Popoli, Culture e Religioni che ha promosso l’evento».