Ieri pomeriggio, nella cattedrale di San Pietro di Sorres, con la celebrazione presieduta dall’arcivescovo si è conclusa la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani 2024. La celebrazione si è svolta a Borutta in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo Gian Franco Saba. Presenti i sacerdoti delle comunità del Meilogu. La Santa Messa è stata accompagnata dal coro “Boghes de Cheremule”, diretto dal maestro Silvio Nappi.
La luce di Dio: la lanterna che ci rende consapevoli della nostra missione
<< Lo Spirito Santo opera in ogni battezzato, traccia il cammino dell’unità che è sempre caratterizzato dalla presenza di Dio nella nostra vita. Noi tutti, infatti, percorriamo un cammino, tutte le confessioni lo fanno, siamo spinti da Dio in questo cammino. In questo percorso, talvolta, ci manca la povertà di spirito per comprendere che Dio è totalmente altro, è vicino a noi e ci ha reso capaci di elevarci a lui. La sua discesa è perfetta. A volte facciamo fatica a purificare la nostra fede nel processo di discesa e di ascesa, talvolta pretendiamo di ascendere nella comprensione del mistero della Chiesa e della vita cristiana con le nostre sole forze: Egli è disceso perché noi potessimo ascendere. Questo rende possibile il cammino dell’unità. I Vangeli narrano il mistero dell’incarnazione e mettono in evidenza che la nascita di Gesù è il mistero di luce. La Luce di Dio ci rende consapevoli della nostra missione. La Chiesa è in uno stato permanente di missione, occorre risvegliare il bisogno dell’incontro con Cristo. Ci ricorda questo anche Papa Francesco. Tutto ciò è possibile se noi ci rendiamo conto del bisogno di essere avvolti dalla luce di Dio. Accogliamo quindi la sfida che Dio propone a Saulo, la cecità: perché non tutto si può vedere. Questo sottile passaggio attraverso l’oscurità ci porta a ricominciare con uno sguardo nuovo. Prendiamo sul serio questa prospettiva, la possibilità che Signore ci consegna, la possibilità di acquistare la vista, di far ardere la nostra esistenza attraverso lo Spirito Santo. Assenza speranza, di visione. Il Signore sviluppi, accresca, nel contatto con l’Eucarestia, la capacità di vedere sempre più ampia. Egli renda visibile il segno che anticipa quel giorno senza tramonto, componga le nostre diversità in unità>> – il messaggio del vescovo nell’omelia.
Prima della benedizione finale è intervenuto Don Giuseppe Faedda, Direttore dell’ufficio ecumenico e dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Sassari per un ringraziamento nei confronti dei presenti e di coloro che hanno vissuto e animato la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani.