La Chiesa turritana ha risposto con slancio all’esortazione di Papa Francesco che i giorni
scorsi aveva indetto, per venerdì 27 ottobre, una giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace nel mondo: «Tacciano le armi – aveva ammonito il Santo Padre in occasione dell’udienza generale del 18 ottobre – si ascolti il grido di pace dei popoli, della gente, dei bambini». L’Arcidiocesi di Sassari ha accolto e fatto proprio questo pressante invito del Pontefice. Così, nella serata di ieri l’Arcivescovo Gian Franco Saba ha guidato il lungo corteo partito da piazza Duomo e arrivato in piazza d’Italia attraversando il cuore del centro storico di Sassari. «C’è bisogno di un nuovo umanesimo dell’incontro che, a partire dalle nostre comunità, trasmetta il valore della pace e del dialogo», l’appello dell’Arcivescovo che, al termine della sua riflessione in piazza d’Italia, ha espresso l’auspicio che questa fiaccolata segni l’inizio di uno scambio, sempre più frequente, tra le diverse religioni che hanno aderito all’iniziativa. Nutrita la partecipazione dei fedeli, con una composizione variegata tra cui le sorelle e i fratelli delle varie confessioni cristiane presenti nel territorio diocesano. Anche le autorità civili – in prima fila il sindaco di Sassari Nanni Campus – hanno aderito all’iniziativa. Lo scorso inverno, il 2 marzo, in occasione del Mercoledì delle Ceneri, l’Arcidiocesi e la Fondazione Accademia avevano organizzato e promosso un’altra fiaccolata in occasione della Giornata di digiuno e preghiera per la pace indetta dal Pontefice. L’appuntamento, anche in quella circostanza, venne ideato e organizzato in sintonia con le tante manifestazioni che in quel periodo si sono svolte nelle chiese di tutta Italia.