Venerdì 26 maggio l’Arcivescovo Gian Franco ha incontrato la stampa per illustrare il programma del Pellegrinaggio notturno alla Basilica dei Martiri Turritani e della Festa del Voto. Al suo fianco Massimo Mulas e Nanni Campus, rispettivamente sindaci di Porto Torres e Sassari. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche don Michele Murgia e padre Massimo Chieruzzi, guardiano del convento di San Pietro in Silki.
Il Pellegrinaggio notturno alla Basilica dei Martiri Turritani avrà inizio sabato 27 maggio alle ore 22, dopo la solenne Veglia di Pentecoste presieduta dall’Arcivescovo Gian Franco Saba nella cattedrale di San Nicola (inizio alle 20.30). I pellegrini si ritroveranno in piazza Duomo per percorrere insieme, in un clima di preghiera e di meditazione, il tradizionale tragitto verso la Basilica di Porto Torres dove si trovano le tombe dei Martiri Gavino Proto e Gianuario. Il percorso sarà guidato dall’Arcivescovo e intende essere un appuntamento che coinvolge tutti: dalle autorità accademiche a quelle civili, dalle associazioni ai singoli fedeli. Quest’anno sono stati invitati in particolare i giovani. Saranno loro, con la loro presenza, ad esprimere visibilmente la richiesta di pace nella famiglia, nella società e nel mondo, con un pensiero rivolto soprattutto verso l’Ucraina.
Il percorso è lungo poco più di 19 km. Il corteo attraverserà alcune vie del centro storico di Sassari fino ad imboccare il tratto extraurbano del pellegrinaggio lungo la strada statale 131. In questa parte del cammino sono previste tre stazioni rispettivamente a Li Punti (Nuova Capolino), a Ottava (Distributore Esso) e a Li Lioni (fronte Tenute Li Lioni) dove i pellegrini potranno fermarsi per un momento di meditazione e trovare un po’ di ristoro. Oltre ai pellegrini e alle autorità, nel tragitto saranno presenti anche le forze dell’ordine e alcuni volontari per garantire sicurezza e assistenza. All’arrivo a Porto Torres l’Arcivescovo celebrerà, presso la basilica turritana, la Messa del Pellegrino alle 3 del mattino. Previsti aggiornamenti in tempo reale sui canali social dell’Arcidiocesi, in particolare Facebook e Instagram.
La Festa del Voto rinnova ogni anno il Voto formulato nel 1943 da Mons. Arcangelo Mazzotti alla Beata Vergine delle Grazie, per intercessione della quale la città di Sassari fu risparmiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Quest’anno, nell’80mo anniversario, l’Arcivescovo ha disposto con un decreto l’istituzione della Giornata diocesana di preghiera per la pace che sarà celebrata ogni anno in concomitanza con la Festa del Voto. Nella Cattedrale di San Nicola, dove riposano le spoglie dell’Arcivescovo Mazzotti, verrà collocata una lampada perpetua di fronte a un’immagine della Beata Vergine: un segno della preghiera incessante della comunità diocesana turritana per invocare il dono della pace. Si tratta di un modo concreto per accogliere l’invito di Papa Francesco affinché risuoni senza sosta in tutta la Chiesa la preghiera per la pace.
L’intero programma della Festa del Voto è stato fortemente caratterizzato dal tema della pace, grazie anche al coinvolgimento dei più giovani. Gli studenti del Liceo Artistico “Filippo Figari” di Sassari hanno realizzato un’esposizione sul tema “Votati alla pace” nella sale del convento dei frati minori. La comunità dei frati del Santuario, il circolo Laudato Si’ e la Fondazione Accademia hanno proposto durante tutto il mese i “giovedì della pace”: iniziative a carattere storico, artistico e di dialogo interreligioso. Le celebrazioni legate alle Festa del Voto culmineranno con il pontificale presieduto dall’Arcivescovo nella Cattedrale di Sassari domenica 28 maggio alle ore 17, insieme con il Capitolo turritano e tutti i sacerdoti della diocesi. Al termine della celebrazione si svolgerà l’accensione della lampada perpetua della pace. Seguirà la consueta processione e lo scioglimento del Voto all’arrivo al Santuario delle Grazie.
Nei giorni 27 e 28 maggio il Santo Padre Francesco ha concesso ai fedeli l’indulgenza plenaria secondo le condizioni previste dalla Chiesa.