VISTO il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, finalizzato a definire in modo unitario il quadro degli interventi per arginare il rischio del contagio da “coronavirus” (COVID-19) ed evitare il sovraccarico del sistema sanitario;

VISTI i comunicati della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Sarda, emanati in data odierna;

ACQUISITI i pareri di esperti in epidemiologia e infettivologia del territorio dell’Arcidiocesi di Sassari;

RITENENDO OPPORTUNO, in misura cautelare, per tentare di arginare il “coronavirus” e allontanare ogni possibile forma di contagio, impartire specifiche prescrizioni per l’Arcidiocesi di Sassari,

DECRETA

  • Si mantenga la celebrazione della Santa Messa sia nei giorni festivi che in quelli feriali, come anche i momenti di preghiera che caratterizzano il tempo quaresimale (Via Crucis, liturgie penitenziali, adorazioni eucaristiche), nel rispetto delle indicazioni precauzionali ribadite dalla Conferenza Episcopale Italiana.
  • Nelle chiese e cappelle aperte al culto sia tolta dalle acquasantiere l’acqua benedetta.
  • I Ministri, prima della celebrazione dei Sacramenti, si attengano scrupolosamente alle regole igienico-sanitarie impartite dalle competenti Autorità sanitarie e abbiano cura di fornire ai fedeli le opportune indicazioni precauzionali per evitare forme di contagio.
  • Si raccomanda di inserire nella preghiera universale un’intenzione affinché il Signore conceda il dono della guarigione ai malati, della consolazione a chi è nel dolore, e illumini gli operatori sanitari e tutti i responsabili del bene comune.
  • I fedeli ricevano la Comunione sulle mani e non sulla bocca.
  • Per lo scambio di pace si ometta la stretta di mano, ma si adotti un gesto di reciproca attenzione con i vicini di banco, mantenendo l’invito liturgico.
  • Si raccomanda di non trascurare il Sacramento della Riconciliazione, evitando il contatto ravvicinato tra ministro e penitente. Pertanto, sino a nuova disposizione, non si utilizzi il confessionale ma si individui uno spazio riservato riconoscibile ove potersi accostare per l’amministrazione del Sacramento.
  • Siano sospese le attività delle Parrocchie, quali catechismo per bambini e ragazzi, attività di oratorio, incontri di associazioni e movimenti, e tutte le attività pubbliche organizzate a livello diocesano da organismi ecclesiali (convegni, conferenze, corsi, attività didattiche e formative etc.). Per le attività diocesane consentite si faccia riferimento all’Agenda pubblicata dal Centro Pastorale dell’Arcidiocesi.
  • Le realtà diocesane che quotidianamente garantiscono servizi di cura e assistenza alle persone, non tralascino l’esercizio della carità, della prossimità degli uni verso gli altri, anzi, vivano come tempo di carità quaresimale tutte quelle forme di vicinanza e di servizio. Gli operatori pastorali ricorrano alla «fantasia della carità» per venire incontro ai disagi psicologici, spirituali e materiali che l’attuale situazione può comportare soprattutto per alcune persone.
  • Si raccomanda agli Operatori delle strutture di assistenza caritatevole (mense Caritas e parrocchiali, dormitori, centri di ascolto etc.) di garantire l’osservanza delle misure igienico-sanitarie stabilite dalle Autorità Sanitarie.
  • Durante le azioni liturgiche e nella cura pastorale si provveda di assicurare quei fedeli che per opportunità precauzionali non potranno unirsi all’Eucaristia a vivere in unione spirituale, in spirito di offerta e di sacrificio gradito a Dio, il dolore per non poter partecipare al Convito eucaristico.
  • Si raccomanda che in occasione della liturgia delle esequie, ove è abituale la consuetudine di prossimità reciproca, siano evitati abbracci e strette di mano e si esprima il cordoglio e la vicinanza mediante parole di conforto e consolazione.
  • I Presbiteri che riscontrassero difficoltà ad applicare nei luoghi di culto loro affidati le indicazioni precauzionali indicate nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e richiamate dalle Conferenze episcopali nazionale e regionale nonché dal presente Decreto, prendano immediato contatto con il Vicario Generale ed il Vicario per la Pastorale.

Chiedo a Nostra Signora delle Grazie, ai Santi Martiri Gavino, Proto e Gianuario, e a San Nicola di stendere la loro benevola protezione su tutta la nostra diocesi.

Il presente Decreto ha valore dal cinque marzo duemilaventi sino all’adozione di un provvedimento di revoca.

Dato a Sassari il 5 marzo 2020.