In sintonia con la Conferenza Episcopale Italiana (CEI), che in questi giorni è in costante dialogo con il Governo nazionale anche in seguito all’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, anche noi Vescovi della Sardegna seguiamo la vicenda con la dovuta attenzione, monitorando giorno per giorno l’evoluzione sul piano regionale. Assicuriamo il pieno rispetto delle disposizioni delle competenti autorità ed esprimiamo piena partecipazione alle contingenti difficoltà che attraversa il Paese. Siamo vicini alla nostra gente, incoraggiandola a vincere ogni ingiustificata paura che genera panico, ma anche confermando la necessità di misure precauzionali che, adottate con equilibrio, evitino l’aumento del contagio.
Sul piano concreto, chiediamo ai sacerdoti e ai fedeli di adottare in questo periodo le seguenti disposizioni:
- Si mantenga la celebrazione della Santa Messa sia nei giorni festivi che in quelli feriali, come anche i momenti di preghiera che caratterizzano il tempo quaresimale (Via Crucis, liturgie penitenziali, adorazioni eucaristiche), nel rispetto delle indicazioni precauzionali ribadite anche dalla Conferenza episcopale italiana.
- Si inserisca nella preghiera universale un’intenzione affinché il Signore conceda il dono della guarigione ai malati, della consolazione a chi è nel dolore, e illumini gli operatori sanitari e tutti i responsabili del bene comune.
- I fedeli ricevano la Comunione sulle mani e non sulla bocca;
- Per lo scambio di pace si eviti la stretta di mano, ma si adotti un gesto di reciproca attenzione con i vicini di banco, mantenendo quindi l’invito liturgico;
- Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere.
Ogni singolo Vescovo proporrà ulteriori indicazioni anche circa eventuali manifestazioni, eventi e spettacoli. Esortiamo, infine, tutti i credenti a vivere nella fede nel Signore risorto, nella carità verso i fratelli, e nella speranza questa situazione di disagio nella quale è coinvolto il nostro Paese e il mondo intero.
I Vescovi della Sardegna