Per chi non si accontenta…
ANNO C – XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Sap 11,22-12,2 | Sal 144 | 2Ts 1,11-2,2 | Lc 19,1-10
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Spesso le regole religiose sembrano un modo elevatissimo, a volte complicato, ma certamente sicuro per raggiungere la perfezione. Possiamo ricordare però tanti momenti in cui Gesù insegna ad «andare oltre», non nel senso di «passarci sopra», ma di superare la giustizia costruita dall’uomo per raggiungere ciò che somiglia di più al grande Amore di Dio. Perdonare «non sette, ma settanta volte sette», fare il massimo, vendendo tutto, offrendo il ricavato ai poveri e seguendolo. Per il Vangelo, quello che per noi è il minimo indispensabile non è invece sufficiente: descrive un modo comodo di accontentare noi stessi, lasciando intatti i nostri spazi di manovra, di gestione di tutto quello che è a posto per noi e che, di conseguenza, deve andar bene anche a Dio. A Messa la domenica, -solo la domenica!- o almeno una volta all’anno, a Pasqua… la colletta per i bisognosi: accontentiamoli una volta all’anno, verso Natale… l’educazione religiosa dei fanciulli: ci sono gli anni del catechismo “obbligatorio”, poi si arrangeranno (forse) per sempre da soli. Zaccheo, il pubblicano del Vangelo di questa domenica, è un esagerato! Tenta di aumentare la propria statura, raddoppia il suo slancio: il Signore non è più un appuntamento tra gli altri in agenda, è l’agenda stessa in cui tutti gli eventi della sua vita si scriveranno da oggi in poi.