Venerdì 9 agosto, in piazza Duomo, dalle 19.30 l’Arcivescovo ha voluto incontrare i membri dei Gremi ed i portatori dei Candelieri per rivolgere a tutta la Città un messaggio profondo e concreto in occasione della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine e della Festha Manna di Sassari: riportare il senso genuino della fede dentro le realtà in cui la vita si esprime in tutte le sue forme, dai rapporti familiari all’ambito lavorativo, dalle occasioni di amicizia e socialità a quelle più propriamente d’impegno civile ed ecclesiale: “Maria: segno di un’umanità nuova, modello di apertura all’Altro e di solidarietà“.
«Maria, la “Donna vestita di luce” riporti la bellezza dei doni pasquali al centro di un’umanità che attende di ripartire da essa per risorgere, riprendere vita, ritmo, gioia, come nei suoni, nei canti nella bellezza dei colori che in questi giorni risvegliano la Città alla festa». La condivisione del passo della faradda e del peso dei monumentali ceri votivi diviene allegoria di un “programma” su cui ristrutturare il modello di umanità che punta alla Vergine Santissima come perfezione spirituale, umana e civile insieme. «È nel Battesimo che tutti abbiamo ricevuto la possibilità di partecipare alla vita di Dio -affermava il vescovo Gian Franco- con la nostra libertà, con le nostre scelte, nella responsabilità di prenderci cura della nostra esistenza e di quella degli altri a noi vicini: doniamoci e doniamo nuovo splendore alla nostra umanità!».
La riflessione di Mons. Saba è stata preceduta dalle parole di saluto e riflessione del Vicario Generale A. Tamponi, del Prefetto M. L. D’Alessandro, del Segretario dell’Intergremio F. Madau e del Sindaco N. Campus, nel primo incontro pubblico tra l’Arcivescovo ed il neoeletto primo cittadino. Il Coro femminile “Sa ‘oghe de sos feminos sennaresos”, diretto dal M° F. S. Scognamillo, ha accompagnato con due brani della tradizione la serata guidata da M. G. Alicicco.