Una “memoria” spirituale?

25 Maggio 2019 | 1300 battute

ANNO C – VI DOMENICA DI PASQUA

At 15,1-2.22-29 | Sal 66 | Ap 21,10-14.22-23 | Gv 14,23-29

Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA

Un profumo o un gusto già provati sono capaci di mettere in movimento emozioni, pensieri e ricordi; riescono a trascinare delicatamente nel presente ciò che nella nostra esperienza di vita è stato “forte” e magari nemmeno ce n’eravamo resi conto. Famosissimo è il racconto di Proust e di quel dolce inzuppato nel tè. Anche una canzone -chi può negarlo?- può avere la stessa energia evocativa: l’infanzia, i cartoni animati, le feste con gli amici, i primi innamoramenti, l’anno della maturità, le vacanze oppure un malessere che qualche melodia intensa è stata capace di alleviare. Tutti i sensi sono collegati alla memoria: la registrano e la richiamano di continuo. E l’anima? Lo spirito umano ha facoltà simili? Non avremmo mai saputo rispondere, quindi è Gesù stesso a promettere e spiegare che anche nel nostro spirito si attiva, grazie a Lui e al Padre, lo stesso “miracolo”: memorie sbiadite, passioni dimenticate, sentimenti indeboliti e pensieri trascurati hanno nuova forza, riprendono vita e vigore dallo Spirito di Dio. Così la nostra fede non è mai solo “nostra”, ma è continuamente “rianimata” dalla Vita stessa di Dio: la sua Parola che diventa nostro pensiero e nostra azione, la sua Volontà che diventa nostra scelta e nostra gioia, il suo Amore che diventa il nostro sentire vero e profondo. Siamo una dimora consolata, una memoria connessa a Dio!

Leggi le altre riflessioni domenicali sulla Parola di Dio

Pin It on Pinterest