Immersi in una pulsazione dinamica
ANNO C – IV DOMENICA DI PASQUA
At 13,14.43-52 | Sal 99 | Ap 7,9.14-17 | Gv 10,27-30
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Nella domenica dedicata a Gesù Pastore buono -e bello!- la nostra attenzione può essere riferita ad un “movimento”, una sorta di oscillazione tra due poli opposti. La prima lettura -dagli Atti- manifesta il rapporto tra Fede e paganesimo, realtà continuamente in conflitto eppure reciprocamente compenetranti: l’annuncio della Risurrezione si espande tra resistenze ed entusiasmi, tra rifiuti e accoglienze, tra criticità e rinnovamento della comprensione del rapporto tra Dio e l’uomo, in Cristo. Nel Vangelo le parole di Gesù -solo tre versetti!- riportano il discorso pronunciato nella Festa della dedicazione del Tempio: sullo sfondo le continue sovrapposizioni storiche di atti di consacrazione e di profanazione… ecco perché l’affermazione del Signore suonava come grave bestemmia agli orecchi degli israeliti: “Io e il Padre siamo una cosa sola”. In questa luce, ogni sequela può apparire assimilabile alla vita di un corpo celeste che -tra dilatazioni e contrazioni- a volte brilla e talvolta si opacizza, prima si apre e poi si chiude, senza trovare apparentemente un equilibrio stabile. Poco male! Più dell’intensità dei passi sia per noi costante la direzione del procedere, la certezza di essere condotti da una guida sicura, custoditi dal Pastore infallibile che seduce con voce irresistibile.
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