Dal 27 ottobre al 1° novembre 2025, il Vaticano ha ospitato il Giubileo del Mondo Educativo, un evento unico e storico che ha riunito studenti, docenti, ricercatori e rappresentanti del mondo accademico cattolico provenienti da tutto il mondo. L’evento è stato organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e ha visto la partecipazione di oltre 20.000 persone, rappresentanti delle comunità educative cattoliche di 124 paesi.
Papa Leone XIV ha sottolineato l’importanza dell’educazione nella formazione delle giovani generazioni e ha lanciato il Patto Educativo Globale, un’iniziativa che mira a coinvolgere le comunità educative di tutto il mondo nella costruzione di un futuro più umano.
Il Giubileo del Mondo Educativo è stato un evento storico e unico che ha riunito le comunità educative di tutto il mondo per riflettere sulle sfide e sulle opportunità dell’educazione. Al Giubileo ha partecipato una delegazione di universitari della nostra diocesi, guidata da don Fabio Nieddu, responsabile di pastorale universitaria.
Nel pomeriggio del 30 ottobre, è avvenuto il convegno promosso dall’ufficio nazionale CEI per l’educazione, la scuola e l’università. Il cuore ruotava attorno all’esigenza di educare da parte della Chiesa con la finalità di accompagnare i giovani nella ricerca del senso pieno della vita e della loro vocazione.
Fondamentale l’intervento dell’ex ministro Bianchi sulla necessità di educare al principio di affettuosità e solidarietà in un tempo dove l’uomo vive la crisi di relazioni veramente umane. L’intervento della prof.ssa Carla Canullo ha messo in risalto alcuni passaggi dell’opera “La grammatica dell’assenso” del cardinal Newman e l’idea che quest’ultimo aveva dell’Università.
Secondo il dottore della Chiesa, l’uomo domanda un’educazione che aiuta la persona a trovare la sua vera forma. Il 31 ottobre, si è vissuta in piazza San Pietro l’udienza con il Santo Padre, che ha rivolto parole di incoraggiamento e speranza in campo educativo.
Sabato 1 Novembre, nella Solennità di Tutti i Santi, il Papa ha proclamato Dottore della Chiesa san John Henry Newman e ha affermato: “Newman servirà d’ispirazione a nuove generazioni dal cuore assetato d’infinito, disponibili per realizzare, tramite la ricerca e la conoscenza, quel viaggio che, come dicevano gli antichi, ci fa passare per aspera ad astra, cioè attraverso le difficoltà fino alle stelle”.
L’esperienza è stata arricchente per tutto il gruppo, perché ha permesso di far crescere nell’amicizia e nella conoscenza delle realtà di pastorale universitaria in tutta Italia. Forti di quanto ricevuto, si è rientrati in diocesi con una motivazione maggiore.

