Celebrazione eucaristica interparrocchiale: dalla Visita pastorale alla Festa della Pace

26 Gennaio 2025 | News, primo piano, Visita pastorale

Domenica 26 gennaio, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica interparrocchiale di chiusura della Visita pastorale alle Parrocchie cittadine della Sacra Famiglia, Mater Ecclesiae e San Francesco d’Assisi, e di inizio della Festa diocesana della Pace, promossa dall’Azione Cattolica.

Di seguito riportiamo l’omelia che l’Arcivescovo ha tenuto dialogando con i bambini e i ragazzi.

«Cari ragazzi, oggi vi vedo molto gioiosi. È così? Come mai siete così felici? Perché c’è il Vescovo, avete risposto. E poi? Perché è domenica e perché è la festa della pace. Avete qualche altro motivo per essere contenti? C’è la camminata per la pace e abbiamo la possibilità di incontrarci tutti insieme. È bello incontrarsi, vero? Oggi è davvero un giorno di gioia!

Abbiamo anche ascoltato una parola importante nel Vangelo, quella di San Paolo. Ve la ricordate? San Paolo ha fatto un paragone. Forse è un po’ lungo e difficile il discorso: ci dice che noi siamo come un corpo. Dice che siamo come un corpo, che formiamo un unico corpo.

Gesù ci insegna che, nella Chiesa, pur essendo un unico corpo, siamo tutti diversi. Adesso vi faccio un’altra domanda: quando venite a Messa, preferite stare fermi o muovervi? Muovervi, vero? È normale, ed è bello! Per esempio, durante i canti, preferite stare zitti o partecipare? Partecipare, giusto? E cosa fate durante l’Alleluia? Ballate un po’, muovete le mani, vi lasciate coinvolgere, vero?Quando si viene in chiesa, è molto più bello partecipare attivamente, cantare, muoversi, vivere il momento con gioia, piuttosto che rimanere passivi. 

Quando tornate nelle vostre parrocchie, dite ai vostri educatori e ai vostri sacerdoti che vi piace partecipare. Dite loro che vi piace partecipare, non in modo generico, ma facendo delle piccole scelte concrete. Perché, come abbiamo detto, il corpo non è tutto uguale: ogni parte ha un ruolo diverso, e questo lo rende speciale.

Fate ginnastica o sport? Sì? Bene! Sapete che lo sport ci insegna a usare le parti del corpo in modo armonioso, giusto? E chi fa danza, come danza? Con armonia o senza? Con armonia, naturalmente! Allo stesso modo, anche la nostra partecipazione in chiesa deve essere armoniosa: ognuno fa la sua parte con entusiasmo, collaborando con gli altri per creare qualcosa di bello e significativo.

Il messaggio che voglio lasciarvi oggi, in questa giornata della pace e alla conclusione della Visita pastorale, è questo: nella Chiesa è bello esserci se partecipiamo. Non dobbiamo restare spettatori, ma essere protagonisti. È bello coinvolgersi e, allo stesso tempo, coinvolgere gli altri. Questo è il senso profondo della Visita pastorale. Questo è il significato del cammino sinodale. Questo è il senso del percorso che stiamo vivendo insieme».

Dopo la celebrazione della Messa, i bambini e i ragazzi hanno partecipato a una serie di attività sulla pace. Queste hanno incluso laboratori creativi, giochi collaborativi e momenti di riflessione sui temi della convivenza e del dialogo. Nel corso della mattinata, i più piccoli sono stati guidati in percorsi educativi pensati per promuovere la solidarietà e la comprensione reciproca, con il coinvolgimento degli adulti presenti.

L’Arcivescovo ha sottolineato come, nel contesto della Visita pastorale alle parrocchie della Sacra Famiglia, Mater Ecclesiae e San Francesco, la Celebrazione interparrocchiale dell’Eucaristia rappresenti un’opportunità per riflettere sul cammino fatto insieme. Ha invitato, inoltre, i presenti a vivere la Giornata diocesana per la pace come un momento per invocare il dono della riconciliazione, riconoscendo con umiltà le proprie mancanze e chiedendo il perdono di Dio.

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