L’incontro dell’Arcivescovo con i giovani: “Essere Costruttori di Pace”

24 Gennaio 2025 | News, primo piano, Visita pastorale

Nell’ambito della Visita pastorale dell’arcivescovo Gian Franco alle parrocchie Sacra Famiglia, Mater Ecclesiae e San Francesco d’Assisi, a Sassari, si è svolto un incontro interparrocchiale dedicato al mondo giovanile. Tema centrale dell’evento è stata la riflessione sulla guerra, la pace e l’impegno a costruire un mondo migliore.

Il Vangelo di Matteo (22,34-40) ha guidato il momento spirituale, ricordando il comandamento dell’amore verso Dio e verso il prossimo, come fondamento della vita cristiana. L’invito evangelico si è intrecciato con un’appassionata preghiera ispirata dalle parole di Papa Francesco, che ha esortato i fedeli a disarmare le proprie mani, menti e cuori, per trasformarli in strumenti di pace e riconciliazione.

L’Arcivescovo, nel suo intervento, ha sottolineato il grande valore del lavorare e riflettere insieme, definendo questa esperienza come un esempio positivo di condivisione e crescita: «La mancanza di pace non è solo qualcosa di lontano, che vediamo nei conflitti internazionali, ma può essere qualcosa di vicino a noi, quando ci contrapponiamo gli uni agli altri, litighiamo e non troviamo la via della riconciliazione». Ha poi evidenziato come non si debba pensare alla pace unicamente come assenza di guerra, ma come un impegno quotidiano che parte dalle piccole cose: il chiedere scusa, il ringraziare, il riconoscere l’altro, l’accogliere e l’incontrare.

Le immagini di guerra, che oggi purtroppo siamo abituati a vedere in televisione, mostrano la distruzione non solo delle case, ma anche delle vite umane, dei bambini, delle famiglie, degli affetti. «La guerra ci porta via l’amore», ha ricordato l’Arcivescovo, invitando i giovani a coltivare l’amore come fondamento per costruire la pace. «Costa fatica chiedere scusa o fare la pace. Non sempre è facile, ma è il nostro impegno. Possiamo essere, ognuno di noi, piccoli premi Nobel della pace, iniziando dalle nostre vite quotidiane». Poi l’invito a pensare a quali “mattoncini” ognuno può aggiungere nella costruzione della pace, come la conoscenza, la gratitudine, il rispetto, l’accoglienza:«Ciascuno di voi può aggiungere il proprio contributo, perché la pace si costruisce insieme».

L’Arcivescovo ha voluto infine incoraggiare la bellezza del lavoro di gruppo, delle esperienze condivise nelle parrocchie, dei cammini comunitari: «La vita di gruppo aiuta a crescere, a riflettere, a scoprire i valori e a fare del nostro meglio. Isolarsi non è mai una cosa buona. Nelle nostre parrocchie dobbiamo creare esperienze che ci aiutino a diventare persone adulte, buone e attente agli altri».L’incontro ha mostrato come il messaggio di pace possa trovare radici profonde nel cuore dei giovani, pronti a rispondere all’invito di essere veri costruttori di pace, nella consapevolezza che ogni piccolo gesto d’amore contribuisce a rendere il mondo un luogo migliore

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