Nel pomeriggio di martedì 26 marzo si è celebrata, nella chiesa delle Monache Cappuccine, la Santa Messa in occasione del Martedì Santo. Al termine si è svolta per le vie del centro storico la processione dei Misteri che ha fatto sosta nella Cattedrale di San Nicola dove l’arcivescovo Gian Franco Saba ha rivolto un messaggio alle confraternite e ai numerosi fedeli presenti:
<< Simon Pietro più volte si è interrogato sul cammino di Gesù, sul suo itinerario. Anche noi battezzati, che viviamo la fede cristiana da tanto tempo, siamo chiamati alla luce di Pietro di sentirci sempre all’inizio della fede, di metterci in una fase di inizio della fede. E di porre a Gesù la domanda “Signore, dove vai?”. Non è una domanda per sapere semplicemente dove abita, che strada deve fare, quale itinerario deve fare. È la domanda Di Pietro che segue Gesù e ancora non ha capito il senso del suo discepolato, il senso della vita di Gesù.
Questo è il mistero centrale della nostra vita cristiana: scoprire come dobbiamo seguire Gesù, scoprire dove Gesù desidera condurci. E qui riecheggia “Signore, dove vai?”
Gesù gli dà anche una risposta: dove io vado tu per ora non puoi seguirmi. Ecco la Parola di Gesù, che è consapevole della fragilità Di Pietro, della sua debolezza. Però lo conforta, lo consola, lo rassicura e gli dice: “per ora no, ma arriverà il momento nel quale anche tu potrai seguirmi”
Pietro ha bisogno della grazia della sequela cosi proprio come tutti noi ne abbiamo bisogno. Questo tempo nel quale Papa Francesco ci invita a riscoprire la gioia del Vangelo e la gioia della trasmissione del Vangelo, siamo chiamati a riflettere sulla fragilità della nostra fede perchè non siamo dei cristiani perfetti. Siamo nella Chiesa in cammino, una Chiesa che chiede a Gesù: “Signore, dove vai?”. Proprio come fece Pietro anche noi come Chiesa dobbiamo chiedere: “Signore, dove dobbiamo andare?”.
Siamo in tempo di sinodo, siamo in tempo di visita pastorale. Riecheggino queste parole: “Signore, dove dobbiamo andare?” Forse non l’abbiamo capito, forse fatichiamo. Questa processione dei misteri risvegli in noi questa domanda viva. Risvegli in noi questo desiderio, il desiderio di una fede consapevole, di una fede che si interroga>>.