Festa di San Giuseppe

20 Marzo 2024 | primo piano, Senza categoria

Nel pomeriggio di martedì 19 marzo nella parrocchia di San Giuseppe a Sassari si è svolta la celebrazione eucaristica in occasione della festa di San Giuseppe presieduta dall’Arcivescovo e la Benedizione Diocesana dei papà. Hanno partecipato numerosi genitori provenienti dalla città e dal territorio diocesano insieme con i loro figli e le loro figlie.

Nell’omelia il vescovo Gian Franco ha commentato alcuni aspetti della paternità di Giuseppe:

<< La vita di Giuseppe è una vita spesa per l’amore, perché l’amore di Dio potesse essere toccato concretamente, fisicamente. E così fu scelto come padre, come sposo della Vergine Maria, la quale concepì Gesù per opera dello Spirito Santo. A Giuseppe viene chiesta una paternità particolare, cioè quella di una dimensione molto più ampia, più larga dell’amore, quella di una paternità di una moltitudine immensa. Ed ecco perché possiamo paragonarla alla paternità di Abramo. L’amore di Giuseppe, diventato custode di Gesù e quindi di tutta l’umanità, è stato orientato in un orizzonte universale. Giuseppe è diventato custode di tutte quelle persone della casa universale che è la Chiesa, una Chiesa dalle porte aperte come ci ricorda sempre Papa Francesco. Non a caso, in occasione del Concilio Vaticano II, San Giovanni XXIII lo scelse tra il custodi di questo grande processo di aggiornamento pastorale della Chiesa>>. Ha poi aggiunto: << Giuseppe non è un uomo isolato, come talvolta si potrebbe pensare, ma è un uomo di relazione. La sua vita ha una relazione con la sposa, che è Maria, con Gesù, e questa relazione particolare è sempre la sua paternità nei confronti dell’umanità, la sua custodia nei confronti dell’umanità. Giuseppe è divenuto il custode della Santa Casa, il custode della casa di ogni persona, delle nostre case, delle vostre case. San Giuseppe è colui che tiene unita la famiglia: la dimensione dell’unione, dello stare insieme è fondamentale. Ce lo ricorda anche Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium, nessuno si salva da solo. Il Vangelo oggi ci narra come avere la generazione di Gesù Cristo e ci mette proprio davanti questa prospettiva che Giuseppe non è un uomo isolato ma è dentro una storia, la sua vita, il senso della sua esistenza sta al centro della storia della salvezza>>.

Al termine dell’omelia il vescovo ha dedicato un momento di dialogo ai ragazzi presenti nella parrocchia.

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