L’arcivescovo Gian Franco alla cerimonia per il 109° anniversario della costituzione della Brigata Sassari
L’arcivescovo Gian Franco Saba ha partecipato alla cerimonia per il 109° Anniversario della costituzione della Brigata Sassari. Alla cerimonia, che si è svolta nella caserma Gonzaga, sede del 152° Reggimento Fanteria “Sassari”, oltre alle più alte autorità civili e militari della città e della provincia, hanno partecipato gli uomini e le donne della Brigata, che con professionalità svolgono il proprio lavoro al servizio della pace e della sicurezza nel Paese e nelle missioni internazionali.
La cerimonia
La Brigata “Sassari” ha celebrato oggi il 109° anniversario della sua costituzione, avvenuta il 1° marzo 1915, data di nascita dei due reggimenti storici, il 151° a Sinnai e il 152° a Tempio Pausania che – caso unico nell’Esercito Italiano – il comando supremo volle costituiti da soldati provenienti dalla stessa regione: la Sardegna. I fanti della “Sassari”, valorosi soldati ribattezzati “dimonios” per il granitico senso del dovere e il coraggioso impeto durante gli assalti, furono tra i protagonisti nelle trincee della Prima guerra mondiale. L’indiscusso valore in battaglia mostrato dalla “Sassari” fu riconosciuto con la concessione di 2 medaglie d’oro al valor militare conferite alle bandiere dei suoi reggimenti alle quali si sommano 6 ordini militari d’Italia, 9 medaglie d’oro, 405 d’argento, e 551 di bronzo individuali, che rappresentano il più alto tributo di eroismo e di gloria mai eguagliato da nessun’altra unità combattente nel corso della Grande guerra. Le quattro citazioni sul bollettino del Comando Supremo, ampiamente riportate dalle cronache dell’epoca, imposero la Brigata, e quindi la Sardegna, all’attenzione del Paese che le riservò sentimenti di ammirazione e di stima. La solenne ricorrenza è stata celebrata a Sassari con una cerimonia militare che si è svolta nel piazzale d’Istria della caserma “Gonzaga”, al cospetto delle Bandiere di Guerra dei reparti della Brigata, del gonfalone della città di Cagliari, decorato di medaglia d’oro al valor militare, di Tempio Pausania, decorato di medaglia d’argento al valor civile, della città di Sassari, Nuoro, Sinnai, Macomer, della provincia di Sassari e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma. Numerose le autorità civili, religiose e militari dell’isola presenti in tribuna, tra le quali il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais, il sindaco di Sassari Gian Vittorio Campus, il prefetto Grazia La Fauci, l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietro Fois, l’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba e il rettore dell’università di Sassari Gavino Mariotti. “Oggi celebriamo l’eroismo dei “sassarini”, che è insieme sintesi e manifesto dei valori che animano i “dimonios” di oggi e che hanno animato quelli di ieri”, ha esordito nel suo discorso il comandante della Brigata “Sassari”, generale Stefano Messina, il quale ha ricordato quanto i “sassarini” di oggi siano consapevoli del valore di questa eccezionale eredità, “che onorano giorno dopo giorno con fierezza e abnegazione, vivendola come una precisa responsabilità che va assunta con il costante impegno nell’addestramento e nella crescita professionale per compiere fino in fondo il proprio irrinunciabile dovere, in ogni situazione e in qualsiasi contesto, come una granitica avanguardia posta a difesa della decisiva “trincea” del ventunesimo secolo, nell’interesse esclusivo della Forza Armata, della Patria e degli italiani, al servizio di un popolo che sa dire la sua parola in termini di libertà e di giustizia, anche nei momenti in cui questi concetti sembrano così diversamente interpretati nel mondo da venire quasi offuscati dalle incertezze e della contraddizioni che sono sotto gli occhi di tutti”. Nel fare riferimento all’orgogliosa appartenenza dei soldati della Brigata alla stessa terra d’origine, alla sua millenaria storia, lingua e tradizioni, Messina ha posto l’accento sulla specificità del modus operandi dei militari della Brigata, “improntato a sentimenti di coraggio, di onore e di fierezza, formidabili elementi catalizzatori di coesione e di solidarietà reciproca”. Non è mancato, infine, un toccante passaggio sul ricordo dei caduti, sia in patria che nelle missioni di pace all’estero. Il generale Messina ha ricordato “la solare disponibilità e l’alto senso del dovere del capitano Massimo Ficuciello, la determinatezza e il rigore del maresciallo Silvio Olla, la lealtà e la laboriosità dell’instancabile Caporal Maggiore Scelto Alessandro Pìbiri, il coraggio e la generosità del maggiore Giuseppe La Rosa, ultima medaglia d’oro al valor militare concessa a un ufficiale della Brigata”. La cerimonia, scandita dalle musiche d’ordinanza della Banda musicale della Brigata “Sassari”, si è conclusa con l’esibizione della fanfara del 3° reggimento bersaglieri, che ha allietato i presenti con le musiche e i canti tipici della tradizione bersaglieresca.