Nella tarda serata di lunedì 14 agosto Sassari ha sciolto il voto alla Vergine Assunta nel piazzale di Santa Maria di Betlem, a conclusione della discesa dei Candelieri: una processione religiosa e, allo stesso tempo, una festa autentica di popolo e di fede che ha coinvolto migliaia di persone lungo il tradizionale percorso che ha attraversato il cuore della città di Sassari. Una Discesa particolare e unica nel suo genere: infatti quest’anno il voto non è stato sciolto all’interno della chiesa come di consueto, ma sul sagrato di Santa Maria. Questa scelta si è resa necessaria a seguito degli importanti lavori di consolidamento e restauro che stanno interessando da diversi mesi la chiesa.
La discesa dei Candelieri ha avuto inizio, come sempre, in un clima di preghiera. Nel pomeriggio, prima della partenza in piazza Castello si è svolta la benedizione dei ceri alla presenza dell’Arcivescovo Gian Franco Saba. “La materna intercessione della Vergine Maria come un sole illumini e riscaldi la nostra Città: ci doni di riscoprire le radici della nostra fede a partire dalle famiglie e in ciascuna comunità. Fa’ che queste bandiere e i candelieri ci aiutino a divenire adoratori in spirito e verità, autentici discepoli e testimoni del Vangelo” – le parole nella monizione iniziale prima del momento di preghiera che ha dato il via alla “Faradda”.
Protagonisti della Faradda sono stati, ancora una volta, i Gremi, discendenti delle antiche corporazioni di arti e mestieri. A Palazzo di Città, antica sede della municipalità di Sassari, si è svolto il tradizionale brindisi “a zent’anni” tra il sindaco Nanni Campus e il Gremio dei Massai, a cui hanno partecipato anche l’Arcivescovo Saba, il Guardiano del Convento di Santa Maria in Betlem padre Salvatore Sanna e gli ex sindaci della città di Sassari.