Lunedì 1° maggio l’Arcivescovo Gian Franco Saba si è recato all’alba insieme a un gruppo di fedeli presso la chiesa di Nostra Signora di Bonaria, a Osilo. Il pellegrinaggio, a conclusione della visita pastorale a Osilo e Chiaramonti, ha inaugurato il mese di maggio che viene vissuto nelle comunità del territorio come segno concreto di devozione mariana. Tra i concelebranti erano presenti il parroco don Emanuele Piredda e monsignor Salvatore Fois, Vicario episcopale per il clero.

Nel pomeriggio l’Arcivescovo ha presieduto la solenne celebrazione nel santuario Beata Vergine delle Grazie, a Sassari, insieme al rettore del santuario padre Massimo Chieruzzi, ofm. Nell’omelia ampio spazio è stato dedicato al valore del lavoro, in occasione della festa liturgica di San Giuseppe lavoratore. “Maria e Giuseppe – ha detto l’Arcivescovo – fecero della loro vita un’esperienza di risposta a Dio, un’esperienza di lavoro e nel loro lavoro contribuirono la progetto salvifico di DIo. Ogni creatura umana realizza la propria vita, risponde a Dio e contribuisce al progetto del Creatore lavorando e operando. Il nostro lavoro, qualunque esso sia, non è un ‘opera di facchinaggio davanti a Dio ma è un contributo specifico al progetto di amore verso il creato. Ecco perché papa Francesco ci ricorda che ogni lavoratore deve vedere questo diritto tutelato, in particolare i più giovani”. A conclusione della celebrazione, la processione con il simulacro della Beata Vergine delle Grazie davanti agli ospedali con l’affidamento degli ammalati e del personale sanitario.