Nella notte di sabato 8 aprile l’Arcivescovo Gian Franco ha presieduto la solenne Veglia pasquale nella cattedrale di San Nicola. La liturgia ha avuto inizio sul sagrato con l’accensione del fuoco nuovo e del cero pasquale, simbolo di Cristo risorto. “La liturgia di questa santissima notte – ha detto nell’omelia – è una liturgia nella quale prevalgono il canto e la luce. E’ la terza parte di un’unica liturgia che ha avuto inizio col giovedì santo. Questo significa che dobbiamo comprendere la luce di questa notte a partire dalla notte nella quale ha avuto inizio la Passione di Gesù Cristo. E’ insieme a Lui che siamo giunti, vegliando e pregando, a contemplare la gioia della sua Risurrezione. E perciò il nostro canto è il canto della storia della salvezza, il canto della condivisione da parte di Dio della sua vita con la nostra storia”. Durante la celebrazione alcuni catecumeni hanno ricevuto il dono dei sacramenti dell’iniziazione cristiana. Anche a loro si è rivolto l’Arcivescovo: “Carissimi catecumeni, voi entrate a far parte in modo pieno e completo della storia della salvezza che Cristo, luce delle genti, accompagna costantemente. La liturgia della Parola, tanto ricca questa sera, – ha aggiunto – ci ricorda che siamo chiamati prima di tutto ad ascoltare le grandi opere che Dio ha fatto per noi e a guardare la presenza di Dio nella nostra storia. Così si giunge alla fede: ascoltando e guardando”.