Martedì 24 gennaio la cappella del Seminario ha ospitato la Veglia di preghiera ecumenica, penultimo appuntamento dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Presente all’appuntamento la Consulta ecumenica diocesana, guidata da don Giuseppe Faedda, insieme con don Vitalyi, sacerdote ucraino di rito greco cattolico. L’Arcivescovo Gian Franco nell’omelia si è soffermato in particolare sul tema della cultura del bene. “E’ un aspetto – ha sottolineato – che ci interpella tutti. Sappiamo che il contrario dell’ecumenismo è la divisione, la separazione. Sappiamo che la divisione è frutto dal male, non può essere frutto del bene e questo vale dal piccolo litigio feriale sino alle grandi fratture che segnano la storia e purtroppo anche la vita della Chiesa. La Parola di Dio ci viene in aiuto nella realizzazione di questa cultura del bene – ha detto ancora – attraverso una sapienza che viene dall’alto e che, come ci ricorda la Parola di Dio, è autentica e pura”. All’appuntamento di preghiera ha preso parte anche la comunità del Seminario guidata dal rettore monsignor Salvatore Fois.