Mercoledì 7 dicembre la cappella del Seminario arcivescovile ha ospitato la celebrazione dei primi vespri della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. La liturgia è stata curata e animata dalla comunità del Seminario sotto la guida del Rettore monsignor Salvatore Fois. L’Arcivescovo Gian Franco ha presieduto la preghiera e nella sua riflessione si è soffermato a lungo sulla figura di Maria e sul ruolo del Seminario. “Le antifone ci hanno presentato Maria come tota pulchra, bianca come la neve, rivestita di splendore. Maria è il segno della bellezza”. Dal punto di vista della pedagogia vocazionale, quindi, Maria è colei che indica la via della bellezza. “Il messaggio alla città e al territorio – ha ricordato – ci invita a promuovere un umanesimo profetico come artigiani di una storia da costruire. Il Seminario diocesano è certamente uno di questi luoghi, una delle principali fucine artigianali della nostra diocesi. Ma quale tipo di artigianato? Un tempo qui ci stava il piccolo clero, i chierici. Oggi la pedagogia che la Chiesa chiede per questi luoghi è quella di coltivare quei semi di una chiamata che ha una prospettiva di donazione. Ciò che connota principalmente questo luogo – ha aggiunto l’Arcivescovo – è proprio la dimensione del guardare al futuro ascoltando il presente”.
Articoli recenti
- A San Pietro in Silki, la festa di Santa Barbara, patrona dei Vigili del Fuoco
- Visita Pastorale del Vescovo Gian Franco a Sassari – Tutti gli appuntamenti fino al 6 Gennaio
- Messa esequiale per signora Pietruccia Paba, madre del sacerdote don Pietro Faedda
- Vista pastorale alla città di Sassari: Incontro con i laici e le aggregazioni laicali
- Cancelleria Arcivescovile
- Premio speciale «Marino Moretti» per l’opera Grazia Deledda a Don Salvatore Bulla
- Messaggio di vicinanza e partecipazione a lutto
- Ritiro di Avvento dei laici
- Sport e Sorrisi Insieme: La Giornata Diocesana delle Persone con Disabilità
- Ordinazione diaconale dell’accolito Andrea Usai