Domenica 13 novembre, in occasione della Giornata mondiale dei poveri, l’Arcivescovo Gian Franco ha fatto visita alla Comunità “Maria Madre dei Poveri”, a La Crucca. Momento centrale dell’appuntamento è stata la celebrazione eucaristica del pomeriggio, che ha coinvolto tutti gli ospiti e i numerosi volontari della struttura. La Giornata mondiale dei Poveri è stata istituita da Papa Francesco come stimolo per aiutare l’intera Chiesa a riflettere sulle tante povertà presenti nel mondo. Il tema di quest’anno come ha ricordato l’Arcivescovo nell’omelia, è tratto dalla seconda Lettera di Paolo ai Corinzi, “Gesù Cristo si è fatto povero per voi” (cfr 2 Cor 8,9). Le celebrazioni legate alla Giornata hanno avuto inizio di mattina nella parrocchia di Tottubella, una delle borgate del comune di Sassari situata nel territorio della Nurra, per proseguire poi di pomeriggio nella comunità di La Crucca, nell’agro di Sassari, dove è ospitata la fase di “responsabilità” del programma riabilitativo in collaborazione con la cooperativa “Promozione Umana” fondata da don Chino Pezzoli. Due realtà, segno di povertà diverse: la prima in una borgata con la chiesa parrocchiale inagibile e un parroco anziano dove l’Arcivescovo ha aperto la Visita pastorale, la seconda una comunità terapeutica impegnata nei percorsi di integrazione degli ospiti, provenienti da diverse regioni italiane, in una vita differente dalla precedente.
Nell’incontro con gli operatori e gli ospiti della Comunità di La Crucca l’Arcivescovo ha detto: «Con questa visita alla vostra comunità intendo esprimere un segno di amicizia a ciascuno di voi. Nella Chiesa apparteniamo a una grande famiglia, a prescindere da dove uno provenga, da dove sia originario e, potremmo dire, a prescindere dalla ragione per cui si trova in questo luogo. Tutti facciamo parte della bella costruzione di cui oggi Gesù parla nel Vangelo, il tempio fatto di “pietre vive”. Gesù vedeva come ammiravano la grande costruzione del Tempio di Gerusalemme e guardando tanta ammirazione disse: “Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta”. Di che cosa parlava Gesù? Parlava dell’opera che lui è venuto a compiere per ciascuno di noi». Poi ha aggiunto: «Gesù è venuto per ricostruire il tempio, l’umanità. Un tempio tanto grande da accogliere l’umanità intera, un tempio le cui pietre sono ogni persona, ciascuno di noi. Ciascuno di noi è una pietra di quel tempio. Come diceva Sant’Ireneo, “la gloria di Dio è l’uomo vivente”».
Proseguendo monsignor Gian Franco ha spiegato la scelta della Comunità di La Crucca nella Giornata mondiale dei poveri: «Ecco, il segno della presenza del vescovo oggi tra voi vuole essere questo: desidero ricordare a ciascuno di noi che ognuno di noi è una pietra preziosa per Gesù. Ciascuno di noi è tanto prezioso che egli lo ha pensato per il grande tempio. Voi sapete che il tempio era un luogo dedicato al culto, a rendere lode a Dio. Ecco ciascuno di noi è dedicato a rendere lode a Dio. La vita di ciascuno di noi è quell’ornamento prezioso che Dio desidera avere nel suo tempio. Ciascuno di voi è una pietra preziosa per ornare il tempio di Dio. Credo che in questo possiate trovare la forza e la speranza nelle giornate che trascorrete qui a La Crucca. E come in una costruzione, a volte le pietre vanno preparate e rimodellate, anche voi siete qui, in un tempo di passaggio, per rendere più bella la pietra che ciascuno di voi è. La vita di ciascuno di noi deve essere dedicata e spesa per divenire pietra bella per ornare il tempio di Dio. Andiamo avanti con fiducia, con speranza, soprattutto quando si sente la fatica di questo lavorio sulla pietra. Questa fatica, che voi sentite anche nelle attività lavorative che svolgere quotidianamente, serve per diventare quella pietra preziosa che Dio ha pensato sin dall’eternità».
L’Arcivescovo ha poi incoraggiato gli ospiti della comunità: «Quando vi sentite scoraggiati e stanchi, pensate che la fatica è per Dio che vi ama. Dio vi aiuta per diventare una bella pietra da ornamento. Nella Chiesa e nell’umanità intera tutti siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri, di tutte le pietre. Come Chiesa diocesana stiamo seguendo questo cammino. In questo vostro cammino non siete soli: Gesù è con voi. Il tema di questa giornata che Papa Francesco ha scelto, “Gesù Cristo si è fatto povero per voi”, ci ricorda che Dio è voluto diventare piccolo, crescere come uomo, sperimentare tutto il percorso della vita umana per dirci che egli si prende cura di noi. Che gli stiamo a cuore».
Infine, monsignor Gian Franco Saba ha concluso con queste parole: «Ricordate che siete qui per recuperare la bellezza, in questo luogo dove si preparano le belle pietre per ornare il tempio di Dio. Al termine della celebrazione eucaristica, concelebrata con don Tonino Sassu, l’arcivescovo ha dapprima spiegato il senso del pallio, ricordando che in ogni Messa Gesù ci porta sulle spalle come sue pecore, per poi riferirsi all’impegno degli ospiti della comunità nell’allenamento, immagine di ciò che Dio fa con noi e così noi siamo chiamati a fare gli uni verso gli altri.
Alla celebrazione nella Comunità di La Crucca ha partecipato anche Antonello Canu, direttore della Fondazione “Accademia. Casa di popoli, culture e religioni”.