Oggi venerdì 18 settembre, presso la cripta della Basilica dei Santi Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres, S. Ecc. Mons. Gian Franco Saba, Arcivescovo Metropolita di Sassari, ha reso note le nomine di seguito riportate, unitamente al messaggio di accompagnamento alle Comunità della Chiesa Turritana.
Cari sacerdoti e diaconi,
Cari religiosi, religiose e consacrate,
Cari fratelli e sorelle,
la grazia e la pace del Signore Nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Le nomine che seguono, adottate con animo di Pastore, responsabile della vita spirituale di ogni singola parrocchia nell’unità della indivisibile Chiesa locale, intendono mostrare la cura e l’affetto per la Chiesa Turritana, affidatami da Papa Francesco.
Tutte le scelte effettuate si inseriscono nel percorso di conversione pastorale, uno dei temi fondamentali nella “nuova tappa dell’evangelizzazione” che la Chiesa «è chiamata oggi a promuovere, perché le comunità cristiane siano sempre di più centri propulsori dell’incontro con Cristo».
Perché ciò avvenga, sono necessarie nuove attenzioni e proposte pastorali diversificate, affinché la Parola di Dio e la vita sacramentale possano raggiungere tutti, in maniera coerente con lo stato di vita di ciascuno. Occorre dunque individuare prospettive che permettano di rinnovare le strutture parrocchiali “tradizionali” in chiave missionaria, con parrocchie che sviluppino la logica del contagio del bene che nasce dall’annuncio.
Siamo chiamati a far sì che la Parola ritorni tra le case (in latino paroecia significa “vicino alla casa”). Occorre l’impegno di tutti ad abitare in modo nuovo il territorio – un territorio dai tanti volti e colori –, chiamati a coltivare il territorio come un giardino (cf. Gen 2,15) che Dio ci ha consegnato perché produca frutti, sia luogo di incontro, con Dio e tra noi.
Nel processo di rinnovamento e di ristrutturazione in atto nella nostra diocesi, insieme alla conversione delle strutture, ancor prima si rende necessario un cambiamento di mentalità e un rinnovamento interiore, soprattutto di quanti siamo chiamati alla responsabilità della guida pastorale. Per questo, ai pastori chiedo di «promuovere pratiche e modelli tramite i quali ogni battezzato, in virtù del dono dello Spirito Santo e dei carismi ricevuti, si renda protagonista attivo dell’evangelizzazione, nello stile e nelle modalità di una comunione organica, sia con le altre comunità parrocchiali che con la pastorale d’insieme della diocesi. Infatti, è la comunità intera il soggetto responsabile della missione, dal momento che la Chiesa non si identifica con la sola gerarchia, ma si costituisce Popolo di Dio». Invito tutti ad assumere con rinnovato slancio e coraggio la fase presente, segnata dal Covid-19, come occasione per essere generativi.
In tale prospettiva le determinazioni assunte sono orientate ad attuare concretamente la Lettera pastorale indirizzata al Presbiterio e le Lettere pastorali indirizzate alla comunità diocesana. La chiave interpretativa delle nomine, determinate dopo un periodo di discernimento, vi invito a ricercarla nella richiesta di un rinnovato esercizio della comune responsabilità ecclesiale, inteso non come burocratica conduzione delle comunità e degli uffici pastorali, ma come servizio di amore e responsabilità testimoniale alla luce del Vangelo.
Ringrazio e incoraggio i presbiteri nei quali ho potuto riscontrare lo spirito di servizio, la disponibilità e lo stile di un’obbedienza fondata sulla vita spesa per Cristo e per la Chiesa: sono certo della collaborazione di tutti nel cammino di rinnovamento pastorale diocesano avviato, volto ad attivare i processi spirituali, pastorali e culturali richiesti dal Santo Padre Francesco con l’Evangelii Gaudium.
Ai fedeli laici chiedo di salutare e accogliere i presbiteri che lasceranno una comunità per servirne altre, meditando sulla loro missione con le parole dell’Apostolo Paolo: «Ognuno ci consideri come di Cristo e amministratori dei misteri di Dio» (1Cor 4,1).
Sotto l’azione dello Spirito Santo esorto i sacerdoti e le comunità a «non lasciarsi rubare l’entusiasmo missionario» (EG 80) e il balsamo di una «evangelizzazione gioiosa» (EG 24): l’incontro e la relazione viva con Cristo e con i fratelli nella fede, con un costante confronto con i cambiamenti in atto nella cultura odierna e nell’esistenza delle persone, consentiranno alle nostre comunità di essere all’altezza del loro compito primario, cioè essere il centro propulsore dell’evangelizzazione.
Siamo chiamati a promuovere una fruttuosa circolazione di doni per riscoprire ogni giorno il dono della convivialità: la convivialità della fede, la convivialità eucaristica, la convivialità del pane quotidiano e dell’aiuto reciproco. Anche tra le parrocchie – in particolare penso ai piccoli centri soggetti a spopolamento e mancanza di lavoro – la cooperazione tra parrocchie non sminuisce l’identità della comunità o del presbitero, ma pone in rilievo che siamo commensali di un’unica mensa. Abbiamo i medesimi doni e non riusciamo a condividerli: la fede, la solidarietà, l’aiuto reciproco nella testimonianza di vita cristiana. Riscoprire la territorialità, con la messa in circolazione dei doni differenti, consentirà alle nostre parrocchie di vivere una primavera e poi un’estate di frutti dello Spirito Santo.
Abbiamo necessità di uscire dal gelo di un inverno che potrebbe tenerci prigionieri di visioni e prospettive senza slancio, prive di vita e di colore. Gli itinerari di accompagnamento per il rinnovamento pastorale in atto costituiscono il metodo e lo stile per favorire un rinnovato slancio in tutto il territorio diocesano e nei tanti ambiti della vita sociale spesso luoghi di solitudine e di abbandono. Talvolta, dinamiche frutto di poteri umani, non promuovono la vita e il bene comune.
Guardiamo avanti e camminiamo con fiducia e speranza, ripartendo oggi dalla tomba dei nostri Santi Martiri Compatroni Gavino, Proto e Gianuario. Il loro sangue apporta la vita.
Qui, nell’antica Basilica dei Protomartiri, desidero ricordare a ciascuno di noi che potremo abbracciare Dio amore attraverso la via del martirio come testimonianza del Risorto. Con la donazione senza misura e senza calcolo potremo rivivere una stagione nuova di riconciliazione ecclesiale.
Papa Francesco ricorda che è la «grazia di Dio non il coraggio quello che ci fa martiri». I Santi Martiri ci ricordano che la causa della persecuzione è l’odio, quell’odio che Papa Francesco, commentando San Giovanni, invita a riconoscere nel «potere del diavolo, del principe di questo mondo» che produce la violenza dell’odio (cf. Gv 16,8).
Ripartiamo dalla sorgente storica della nostra Chiesa particolare per riaccendere la fiaccola dell’amore e intraprendere un cammino con lo stile del pellegrino, deponendo tutto ciò che ci è di peso.
Desidero inoltre comunicare proprio qui, a Porto Torres, l’avvio del Progetto Pastorale Interparrocchiale Città di Porto Torres, affinché le parrocchie intraprendano un processo pastorale di rinnovata cooperazione in base alle esigenze del momento presente.
Porto Torres è una città che può rinascere proprio alla scuola del Vangelo e dei Martiri per promuovere uno stile pastorale sempre più attento ai segni del nostro tempo. La comunità ecclesiale di Porto Torres rifiorirà e terrà lo sguardo verso l’entroterra e verso il mare, promuovendo una nuova cultura dell’incontro e del dialogo su strade e rotte di fraternità universale. Le strutture pastorali della città sono invitate ad assumere un processo di riflessione e di azione che sulle solide basi del passato costruisca un avvenire di speranza per le nuove generazioni, per promuovere una nuova cultura dell’incontro che nasce dalla fede nei vari settori della società: la famiglia, la scuola, l’economia, il mondo del lavoro.
Auspico che la struttura pastorale Fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni diventi uno strumento di popolo, conosciuto e condiviso in tutte le parrocchie e comunità della d
iocesi, non soltanto nella città di Sassari ma anche nelle aree del Meilogu, della Nurra-Argentiera, della Romangia etc.
L’Accademia non è una sfera astratta: è e sarà il frutto della partecipazione di tutti, un «tavolo conviviale» a servizio della cultura e della fede, che promuove il progresso e lo sviluppo della persona umana e del territorio. E i Martiri sono Maestri per promuovere una cultura della condivisione.
Con questo spirito invito tutti voi, cari fratelli e sorelle della Chiesa Turritana, ad accogliere i presbiteri e i diaconi nel loro ministero, superando contrapposizioni di campanile che non gioverebbero a nessuno.
I Martiri invitano ciascuno di noi e le nostre parrocchie ad aprire gli occhi verso le condizioni inumane di tante persone. Nel nostro Popolo di Dio è forte e viva la fede cristiana che si esprime mediante la solidarietà, la vicinanza a chi abita nella porta accanto: questo significa fare accademia di popolo, accademia come casa di popoli, culture e religioni. La parrocchia come casa e convivialità è una cultura da promuovere e diffondere.
Occorre anche formare a prendersi cura della persona. Invito perciò i presbiteri a far sì che nelle parrocchie maturino nuove ministerialità, proponendo e favorendo la partecipazione al cammino della Chiesa diocesana affinché possano estendersi a beneficio di tutti.
Le ministerialità già conosciute e quelle nuove non sminuiscono il ministero del presbitero e del diacono, anzi lo sostengono e lo rendono più universale.
La complessità dei fenomeni in atto richiede di mettere a disposizione il cuore e l’intelligenza, i doni spirituali e le competenze professionali, i beni della fede e i beni economici. Siamo davanti alla sfida che ci interpella a costruire un tessuto unito e sano nella società, promuovendo uno stile di comunità che certamente non appiattisce il singolo individuo.
Chiediamo ai Martiri che ci diano slancio, vitalità e capacità di osare per affrontare le nuove sfide, in una diocesi più unita tra le sue membra e con quanti cooperano nel territorio.
Ringrazio i presbiteri che hanno concluso il mandato pastorale in alcuni settori per ragioni di età, salute o dovute alla vita familiare. Dio vi benedica e vi ricompensi di tutto. Continuiamo a camminare assieme, ciascuno contribuendo in base alla proprie forze. Accompagniamo i giovani sacerdoti che intraprendono per la prima volta la strada della responsabilità nel ministero.
Dalla Basilica dei Santi Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres, 18 settembre 2020.
PARROCCHIE E CAPPELLANIE
Don Pietro Faedda lascia la Parrocchia San Pietro Apostolo in Torralba e viene nominato parroco della Parrocchia Natività di Maria Vergine in Bonorva e confermato Parroco della Parrocchia Sant’Andrea Apostolo in Giave.
Don Luigi Casula lascia la Parrocchia Immacolata Concezione in Osilo e viene nominato Parroco della Parrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Thiesi e della Parrocchia San Pietro Apostolo in Torralba.
P. Salvatore Piredda viene nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Giorgio Martire in Bonnanaro e della Parrocchia Santa Maria Maddalena in Borutta.
Don Salvatore Ruzzu lascia la Parrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Thiesi e viene nominato Parroco della Parrocchia San Lorenzo Martire in Banari.
Don Davide Onida lascia laParrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Thiesi e viene nominato Parroco della Parrocchia San Martino Vescovo in Bessude.
Don Gavino Meloni viene nominato Amministratore parrocchialedella Parrocchia Conversione di San Paolo in Codrongianos, di cui è Parroco don Giovanni Cubeddu.
Don Gerolamo Derosas lascia la Parrocchia Sant’Agostino in Sassari e viene nominato Parroco della Parrocchia San Pietro in Vincoli in Ittiri e Moderatore della Pastorale interparrocchiale.
Don Luigi Usai viene nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Francesco d’Assisi in Ittiri.
Don Emanuele Piredda viene nominato Parroco della Parrocchia Santa Vittoria e San Lorenzo in Osilo e della Parrocchia Immacolata Concezione in Osilo.
Don Michele Murgia,confermato Parroco della Parrocchia Cristo Risorto in Porto Torres, al fine di promuovere e coordinare le attività pastorali interparrocchiali, viene nominato Amministratore parrocchiale ad annum della Parrocchia Santi Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres.
Don Gavino Sini viene nominato Parroco in solidum della Parrocchia Santa Maria Bambina in Sassari.
Don Nicola Carta lascia la Parrocchia di San Pietro in Vicoli in Ittiri e viene nominato Parroco in solidum (Moderatore) della Parrocchia Santa Maria Bambina in Sassari.
Mons. Antonio Spanu, confermato Cancelliere della Curia diocesana, viene nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Domenico in Sassari – Località Caniga.
La Cura Pastorale della Parrocchia Sant’Agostino in Sassari viene affidata ai Padri della Congregazione della Missione (Vincenziani), che concludono le attività pastorali nella Parrocchia San Domenico in Sassari – Località Caniga.
Don Virgilio Businco lascia la Parrocchia San Francesco d’Assisi in Ittiri e viene nominato Cappellano ospedaliero e Collaboratore dell’Ufficio Diocesano per l’Edilizia di Culto.
Don Mauro Pulina lascia la Parrocchia San Martino Vescovo in Bessude e viene nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia Cristo Redentore in Sassari e Collaboratore parrocchiale (per il settore AGESCI) della Parrocchia Sacra Famiglia in Sassari.
Don Piero Paulesu viene nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Thiesi e della Parrocchia San Pietro Apostolo in Torralba.
Don Marcello Piredda viene nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli in Sassari.
Don Angelo Farina viene nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia San Matteo in Chiaramonti.
Don Bastianino Pirino,rimanendo incardinato in Diocesi,assume l’incarico di Collaboratore Cappellano Militare presso l’Ordinariato Militare per l’Italia.
Mons. Mario Tanca lascia la Parrocchia Santi Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres.
FORANIE
Di seguito vengono indicati i Vicari Foranei e i Referenti per la Pastorale Giovanile (confermati e di nuova nomina)
Forania di Sorres
Vicario foraneo: Don Pietro Faedda. Referenti per la Pastorale Giovanile: Don Piero Paulesu e Don Giuseppe Marras.
Forania di Ploaghe
Vicario foraneo: Don Matteo Bonu. Referente per la Pastorale Giovanile: Don Emanuele Piredda.
Forania di Porto Torres e Golfo
Vicario foraneo: Don Luca Collu.
Forania Centro Storico Urbano
Vicario foraneo: Mons. Antonino Canu. Delegato per la Pastorale Giovanile: P. Jian (Matteo) Jianping.
Forania Cappuccini – Monserrato
Vicario foraneo: Don Massimiliano Salis.
Forania Monte Rosello – Latte Dolce
Vicario foraneo: Don Giovannino Conti. Referente per la Pastorale Giovanile: Don Renato Di Furia sdb.
STRUTTURE E ORGANISMI DIOCESANI
Ufficio Catechistico Diocesano
Suor Carmela Tornatore viene nominata Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano. Don Piero Paulesu, Don Marcello Piredda, Don Gavino Meloni, Diacono Gianni Peru e Prof.ssa Anna Elia Ribichesu vengono nominati Collaboratori dell’Ufficio.
Équipe Diocesana per la Pastorale Giovanile
P. Antonio Piga, Parroco della Parrocchia Natività di Maria Vergine, viene nominato referente per la Pastorale Universitaria nell’équipe Diocesana per la Pastorale Giovanile.
Ufficio Liturgico Diocesano
Don Angelo Farina viene nominato Collaboratore dell’Ufficio Liturgico Diocesano (Settore: Pietà popolare mariana) e dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Scolastica.
Economato
Don Gerolamo Derosas conserva l’incarico di Economo Diocesano e, ad interim, l’incarico di Direttore della Caritas diocesana.
P. Matteo Jianping Jian termina il mandato di Vice Economo Diocesano.
Rag. Gianluigi Puddinu viene nominato Vice Economo Diocesano e Responsabile del Servizio Ragioneria dell’Economato Diocesano.
Azione Cattolica Diocesana
Dott.ssa Maria Grazia Alicicco viene confermata Presidente Diocesana dell’Azione Cattolica per il secondo Triennio.
Comitato Diocesano per la Bioetica
Prof. Mario Oppes viene nominato Presidente del Comitato Diocesano per la Bioetica.
Fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni
Avv. Sergio Porcu viene nominato Vice Presidente dellaFondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni.
Sig. Antonello Canu viene nominato Direttore dell’Area Operativa dellaFondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni.
Diacono Antonello Manca e Dott. Gian Franco Soro vengono nominati Collaboratori dell’Ufficio Finanziario e Amministrativo (Settore Ragioneria) della Fondazione Accademia Casa di Popoli, Culture e Religioni.
SACERDOTI DIOCESANI CON IMPEGNI DI STUDIO
Don Salvatore Mangatia, Parroco della Parrocchia Santa Caterina Vergine e Madre in Mores, proseguirà gli studi in Didattica della Musica presso il Conservatorio Musicale di Sassari.
Don Giosuè Carboni, Parroco della Parrocchia Assunzione di Maria Vergine in Florinas, inizierà gli studi in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Sassari.
EFFICACIA DELLE NOMINE
Le nomine dei Parroci sono conferite ad novennium (9 anni), secondo la prassi comune e il limite minimo definito dalla Conferenza Episcopale Italiana; tutti gli altri incarichi, ove non definito diversamente, sono conferiti ad nutum episcopi (per la durata che l’Arcivescovo riterrà opportuna).
Le nomine hanno efficacia immediata, fatta eccezione per le nomine dei Parroci e degli Amministratori parrocchiali che avranno efficacia giuridica dall’atto canonico della presa di possesso, da effettuarsi a partire dal 1° ottobre p.v. e da concludersi, auspicabilmente, entro lo stesso mese.
Il Vicario Generale, il Vicario Episcopale per la Pastorale, il Vicario Episcopale per il Clero, il Vicario Episcopale per l’Edilizia di Culto e il Vicario Episcopale per i Beni Culturali Ecclesiastici, coadiuvati dal Consulente Diocesano per gli Affari Giuridici, accompagneranno il corretto svolgimento dei passaggi delle consegne negli avvicendamenti dei Parroci e degli Amministratori parrocchiali, come previsto dal Codice di Diritto Canonico e dalle altre norme ecclesiastiche e civili. Copia del Verbale del passaggio di consegne dovrà essere fatta pervenire, per gli ambiti di competenza, al Vicario Generale, al Cancelliere, all’Economo Diocesano e ai Vicari Episcopali per i Beni Culturali e per l’Edilizia di Culto.