Care sorelle e cari fratelli musulmani che vivete nel territorio dell’Arcidiocesi di Sassari, As-salāmu ʿalaykumā, Pace su di voi!

All’inizio del mese di Ramadan desidero raggiungervi per unirmi idealmente a voi che incominciate ad osservare il digiuno del mese sacro, quest’anno segnato da un’emergenza sanitaria di interesse internazionale. A causa di tale emergenza le norme a tutela della salute non consentono di ritrovarvi insieme per la preghiera nelle moschee, ma il digiuno e la preghiera, benché vissuti in questa condizione particolare dentro le mura della propria casa, potranno ugualmente avvicinare a Dio. Stare con la propria famiglia può costituire un’opportunità per riscoprire i rapporti familiari, per reimpostare la rotta della vita e riflettere sul proprio rapporto con Dio e il prossimo.

In questa occasione vorrei ricordare quanto ho avuto modo di condividere anche in altre circostanze: noi cristiani e voi musulmani dobbiamo proseguire nel nostro impegno perché sia eliminata ogni forma di barriera, per invitare «tutte le persone che portano nel cuore la fede in Dio e la fede nella fratellanza umana a unirsi e a lavorare insieme», affinché le nuove generazioni siano guidate «verso la cultura del reciproco rispetto, nella comprensione della grande grazia divina che rende tutti gli esseri umani fratelli», come hanno affermato Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb.

Pur consapevoli delle identità che ci contraddistinguono, ricordiamo i valori religiosi e morali che condividiamo. La fede nell’unico Dio, vivente e sussistente, misericordioso e onnipotente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini, ci chiama ad «adottare la cultura del dialogo come via; la collaborazione comune come condotta; la conoscenza reciproca come metodo e criterio» (Documento sulla fratellanza umana). È la fede in Dio che ci invita a sostenere la reciproca conoscenza e il dialogo per incontrarci nello spazio di valori spirituali, umani e sociali comuni.

Con tale spirito condivido con voi questa preghiera Sufi:

Dio mio,
se nel mio camminare verso di Te
esaurisco le mie provviste,
la cosa migliore per me
è lasciare tutto nelle Tue mani;
se il mio peccato mi fa temere il Tuo castigo
sono sicuro che la mia speranza
mi mette al sicuro della Tua correzione […]
Ti supplico, per la Tua grande misericordia
e per la Tua pietà compassionevole,
realizza la speranza che ripongo
nei Tuoi doni copiosi
e nei Tuoi favori ammirevoli;
lascia che mi avvicini a Te
e lasciami godere della Tua visione.

In questo mese particolarmente importante per la comunità musulmana, mi unisco con amicizia a ciascuno di voi nel ringraziamento a Dio per la Sua benevolenza e generosità. Vi assicuro la mia vicinanza nella preghiera, con i migliori auguri per un fruttuoso digiuno e un gioioso ‘Id al fitr. La speranza in Dio illumini questo tempo per ritrovarci presto insieme, per testimoniare la fratellanza umana in nome Dio, Padre di tutti gli uomini, e così proseguire insieme nel percorso avviato dalla nostra Accademia “Casa di Popoli, Culture e Religioni”. La via della cultura costituisce per ciascuno di noi un impegno sincero per la conoscenza e l’incontro. Un incontro frutto di impulsi creativi, confronto di slanci che promuovono spazi di fiducia

Che Iddio Onnipotente e Misericordioso ci aiuti a camminare sempre lungo il sentiero della giustizia e della misericordia, fondamenti della prosperità e cardini della fede.

Sassari, 23 aprile 2020