Venerdì 24 gennaio presso il centro di formazione “San Giorgio”, sede operativa della Fondazione Accademia, gli studenti del corso Antropologia-Scienza-Vita hanno partecipato alla prima lezione. Mons. Gian Franco Saba, affiancato dal Segretario generale Antonello Canu e dal Direttore del centro pastorale Mirko Casu, dopo la preghiera introduttiva, ha esposto e spiegato la metodologia, gli obiettivi, la struttura e le finalità della Fondazione, facendo riferimento ai concetti della formazione classica, in particolare a quella paidéia che nella Grecia antica denotava il modello adottato dalle istituzioni scolastiche. Un modello imperniato non solo sull’istruzione in senso stretto, ma finalizzato soprattutto allo sviluppo etico e spirituale dell’individuo: «Umanesimo senza frontiere – ha spiegato l’Arcivescovo – inteso come interpretazione delle differenze, un approccio alla realtà nella complessità, una lettura prismatica dei contesti e applicabile allo sviluppo di competenze diverse».

Inizia dunque il cosiddetto «modulo A» , che comprende l’area filosofica e delle scienze umane, caratterizzato da discipline quali l’antropologia culturale, la psicologia, le neuroscienze e la psicologia sociale. L’area biblico-teologica si caratterizza invece per insegnamenti quali fondamenti biblico-teologici, il dialogo interreligioso, l’etica del nuovo umanesimo. La parte laboratoriale, il «modulo B», prenderà il via da metà febbraio, con percorsi tematici di 25 ore strutturati tra teoria e pratica.