MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
Nm 6,22-27 | Sal 66 | Gal 4,4-7 | Lc 2,16-21
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
Anche per la più calma delle persone, il ritmo degli impegni quotidiani è serrato, il numero dei doveri e degli adempimenti che famiglia, lavoro, società, cultura e burocrazia ci mettono davanti ogni giorno non accenna ad assottigliarsi nemmeno nonostante le promesse dell’avvento dell’era digitale. Infatti cresce sempre di più il numero di uomini e donne che si affidano a farmaci o a rimedi naturali per riuscire a mantenere un equilibrio possibile, tutti immersi come siamo nello stress più caotico, bambini compresi. Nella liturgia della Parola di oggi, tra il via vai dei pastori, i racconti, gli stupori e le lodi, c’è una donna, Maria, che riesce a «custodire» e «meditare». Oggi lo spazio dell’interiorità è un mondo sotto assedio, ignorato o trascurato: il tempo libero è tutto dedicato alla danza, alla corsa, alla bicicletta, ai socialnetwork, alla playstation o all’alcool… e questo nelle migliori delle ipotesi. La Madre santissima oggi è un arcano misterioso, un richiamo sottilissimo, quasi effimero, al recupero di uno spazio e di un tempo che sia proprietà esclusiva del «cuore»: dove troveremo le forze di rispondere alle difficoltà, ai turbamenti, alle crisi, se non proviamo a custodire anche noi una particella di silenzio e di meditazione, ogni tanto, per un riposo che rinfranchi lo spirito?