ANNO C – XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Sap 9,13-18 | Sal 89 | Fm 9b-10.12-17 | Lc 14,25-33

Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA

«Calcolare prima, esaminare prima»: le parole sapienti di Gesù invitano a valutare con attenzione le scelte che il Vangelo implica quando si decide di seguire il Signore… ma cosa potevamo valutare in anticipo riguardo la fede, noi che siamo stati battezzati -male che vada- a pochi mesi dalla nascita? Arrivato il tempo giusto, i nostri genitori ci hanno naturalmente iscritti al catechismo insieme alla scuola dell’obbligo, poi abbiamo fatto la Prima Comunione e la Cresima. Facevamo religione a scuola, qualcuno era iscritto anche agli Scout, all’Azione Cattolica o a qualche associazione religiosa: a Natale aspettavamo il regalo, a Pasqua le uova di cioccolato, in Quaresima non si mangiava carne di venerdì… e così via. Il Vangelo di questa domenica ci chiede di fare memoria del momento esatto in cui noi stessi abbiamo capito, grazie allo Spirito, che la nostra scelta è per Cristo, che possiamo chiamare Dio «Padre!», che l’amore per il prossimo viene sempre prima di ogni interesse personale, che il perdono è la forma più alta di sacrificio, che il peccato e la morte sono un fardello che non ci appartiene più. Sarà questa la presa di posizione, la distanza dai contesti, dalle consuetudini che le parole dell’Evangelista oggi -con tanta forza- ci suggeriscono? Da dove veniamo davvero? Verso cosa o Chi oggi scegliamo di andare?

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