Una questione di priorità?
ANNO C – XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
Gn 18,1-10a | Sal 14 | Col 1,24-28 | Lc 10,38-42
Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA
«Detta la Messa, i preti che hanno da fare»? Tante volte questa domanda rivela la distanza tra ciò che viene percepito e ciò che ci aspettiamo da un ministro ordinato, ma vale lo stesso per tutti i cristiani, laici compresi: «Dovere fatto: andato a Messa domenica, sono a posto». Bastano poche righe per capire che questi conti non tornano o almeno non possono essere così elementari! Il Vangelo delle due sorelle, Marta e Maria, da sempre è simbolicamente interpretato come una “questione di priorità”, ma a leggerlo bene forse non è indicare cosa sia più importante fare che attira l’attenzione di Gesù. Marta è «distolta», affannata, agitata… più che il personaggio di un racconto evangelico sembra incarnare l’istantanea del mondo contemporaneo! Quando il cuore è agitato, anche le mansioni più importanti e nobili sono un peso, anche il dovere più “pio” perde il suo significato. «Se devi farlo così, allora lascia stare»: una frase che abbiamo sentito o detto tutti almeno una volta. Anche di fronte a Dio, fare tanto per fare non serve a nulla, piuttosto conviene cercare nelle sue Parole la motivazione giusta perché ogni cosa sia illuminata dalla Grazia. Così anche celebrare, predicare, servire, ascoltare o pregare acquistano il medesimo valore: se hanno nel Signore la propria sorgente, allora tutto è sempre «la parte migliore».