«Maria: segno di consolazione e sicura speranza»
Lunedì 6 luglio, con una disposizione ufficiale, Mons. Gian Franco Saba ha voluto dare comunicazioni ai fedeli sulle prossime celebrazioni della Faradda 2020 e le peculiarità che queste avranno in concomitanza con le attuali restrizioni conseguenti alla pandemia da Covid-19.
«L’approssimarsi della Faradda che, come ho già più volte avuto modo di esprimere, rappresenta un importante appuntamento mariano che vede coinvolta l’intera comunità civica ed ecclesiale nello scioglimento dell’antico Voto alla Vergine Assunta, quest’anno, come ormai ufficializzato dall’Autorità civica competente, non potrà svolgersi secondo le consuete modalità e sarà limitato in molte sue espressioni per le evidenti e necessarie misure cautelative di ordine igienico-sanitario. Tutto ciò, tuttavia, non solo non ci impedirà di sciogliere il tradizionale Voto alla Vergine Assunta, ma anzi sarà occasione per rinnovarlo e riformularlo come autentico atto di affidamento affinché la Vergine Santa allontani da noi il flagello della pandemia e ci sostenga in questa delicata fase della nostra storia».
In un contesto di discontinuità con alcuni aspetti della tradizione, ma in fedeltà con lo spirito più profondo della manifestazione religiosa e civile, l’Arcivescovo precisa: «Dando eco alle voci dei nostri padri, insieme, coralmente, domanderemo alla Vergine Assunta di liberarci da tutti quei mali fisici e morali che affliggono la nostra società e la nostra realtà locale, soprattutto dal terribile male dell’indifferenza, dell’egoismo e delle chiusure che ci impediscono di riscoprire la gioia di accogliere, vivere ed annunciare il Vangelo; solo una vera conversione ecclesiale renderà effettivamente efficaci i valori e le tradizioni ereditate dalla storia, se sapremo viverle e riproporle nella fedeltà a Cristo e alla Sua Chiesa, così da promuovere concretamente, in Maria e attraverso Maria, il “nuovo umanesimo dell’incontro”».
Per poter dar corpo a questa singolare edizione della Faradda, nel rispetto della sua identità religiosa e civile e delle attuali norme sul distanziamento sociale e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, il Vescovo Gian Franco ha nominato un’apposita Commissione straordinaria per «fare sintesi delle numerose proposte e giungere a definire un programma dove ognuno si senta effettivamente rappresentato». La Commissione risulterà composta come segue:
Mons. Antonio Tamponi, Vicario generale;
Mons. Marco Carta, Vicario episcopale per la pastorale;
Mons. Dino Pittalis, Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano;
Padre Salvatore Sanna ofmconv., Guardiano del Convento di Santa Maria in Betlem;
Sig. Antonello Canu, Segretario generale della Fondazione “Accademia. Casa di popoli, culture e religioni”;
Avv. Gianni Pireddu, Direttore dell’Ufficio giuridico diocesano.
Nei prossimi giorni lo stesso Arcivescovo convocherà e presiederà un’assemblea per inaugurare i lavori della Commissione straordinaria con la partecipazione della Autorità civiche, il Presidente dell’Intergremio ed una rappresentanza dell’intera comunità gremiale.
L’Arcivescovo, contestualmente, ha pubblicato una Lettera rivolta alla comunità dei Gremi dal titolo “Maria: segno di consolazione e di sicura speranza”. Il testo integrale è disponibile in questa pagina.