Nomine e trasferimenti 2021/22
Oggi venerdì 24 settembre 2021, mons. Gian Franco Saba, Arcivescovo Metropolita di Sassari, rende note le nomine di seguito riportate, unitamente al Messaggio di accompagnamento alle Comunità della Chiesa Turritana.
MESSAGGIO ALLE COMUNITÀ DELLA CHIESA TURRITANA
IN OCCASIONE DELLE NOMINE
Cari sacerdoti e diaconi,
Cari religiosi, religiose, consacrati e consacrate,
Cari fratelli e sorelle,
la grazia e la pace del Signore Nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Vi raggiungo con questo messaggio per comunicare le nomine che seguono. Adottate dopo un lungo e attento discernimento con animo di Pastore, responsabile della vita spirituale di ogni singola parrocchia nell’unità della indivisibile Chiesa particolare, tali nomine intendono mostrare la cura e l’affetto per la Chiesa Turritana.
Pur essendo molteplici le ragioni delle scelte operate, il loro fine ultimo nel percorso di conversione pastorale è riempire il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù con la gioia del Vangelo (cf. EG 1). Tutte le determinazioni assunte sono orientate a promuovere concretamente gli orientamenti offerti personalmente tramite le Lettere pastorali indirizzate al Presbiterio e alla comunità diocesana per questa “nuova tappa dell’evangelizzazione”, affinché ciascuna comunità risvegli il desiderio dell’incontro con Cristo, promuova esperienze concrete di un’autentica vita di Chiesa garantita dalla partecipazione e corresponsabilità di tutti i battezzati.
Ogni comunità, anche piccola, ha diritto ad un autentico ed efficace servizio pastorale, qualificato dallo specifico ministero che solo il sacerdote può svolgere, come la celebrazione dell’Eucaristia e degli altri sacramenti. Ai sacerdoti e ai diaconi chiedo di impegnarsi nella «collaborazione pastorale», partendo dal radicamento locale per «aprirsi ad una visione più ampia», che scaturisce dal riconoscere nella Chiesa particolare il contesto teologico della parrocchia. La radice locale è certamente la nostra forza e deve essere custodita e coltivata perché rende la presenza della Chiesa diffusa e rispondente alle diverse situazioni e ai diversi contesti. Ma se diventa chiuso particolarismo ed autoreferenzialità, si trasforma in un limite che impedisce di operare insieme, a scapito dell’incidenza culturale e sociale del messaggio evangelico.
La «collaborazione pastorale» si colloca nel contesto delle diverse “aperture”, dentro la Chiesa locale, alle quali la parrocchia non può rinunciare: al vescovo e agli organismi diocesani, alle forme di collaborazione con le altre parrocchie, alle diverse ministerialità, agli istituti di vita consacrata, alle aggregazioni laicali. Se non si coltivano queste aperture di “pastorale integrata”, si rischia di diventare delle monadi autoreferenziali. Come avverte la CEI nella nota pastorale Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, occorre acquisire «la consapevolezza che è finito il tempo della parrocchia autosufficiente».
Oggi sono necessarie nuove attenzioni e proposte pastorali diversificate ed itinerari esperienziali, affinché la Parola di Dio e la gioia della vita sacramentale possano raggiungere tutti, in maniera coerente con lo stato di vita di ciascuno e proposte nel rispetto della propria storia personale. Occorre dunque individuare prospettive che permettano di rinnovare le strutture parrocchiali “tradizionali” in chiave missionaria, con parrocchie che sviluppino la logica del contagio del bene che nasce dall’annuncio evangelico. Siamo chiamati a far sì che la Parola ritorni tra le case (parrocchia, dal latino paroecia, significa appunto “vicino alla casa”). C’è bisogno dell’impegno di tutti ad abitare in modo nuovo il territorio – un territorio dai tanti volti e colori –, chiamati a coltivare il territorio come un giardino (cf. Gen 2,15) che Dio ci ha consegnato perché produca frutti, sia luogo di incontro con Dio e tra noi.
Nel processo di rinnovamento e di conversione pastorale in atto nella nostra diocesi, insieme alla conversione delle strutture, si rendono necessari principalmente una conversione personale, un cambiamento di mentalità e un rinnovamento interiore, soprattutto di quanti siamo chiamati alla responsabilità della guida pastorale. Per questo, ai pastori rinnovo l’esortazione a «promuovere pratiche e modelli tramite i quali ogni battezzato, in virtù del dono dello Spirito Santo e dei carismi ricevuti, si renda protagonista attivo dell’evangelizzazione, nello stile e nelle modalità di una comunione organica, sia con le altre comunità parrocchiali che con la pastorale d’insieme della diocesi. Infatti, è la comunità intera il soggetto responsabile della missione, dal momento che la Chiesa non si identifica con la sola gerarchia, ma si costituisce Popolo di Dio».
In tale prospettiva le determinazioni assunte sono orientate ad attuare concretamente pastorali indirizzate al Presbiterio e alla comunità diocesana nella “nuova tappa dell’evangelizzazione”. La chiave interpretativa delle nomine si trova nella richiesta di un rinnovato esercizio della comune responsabilità ecclesiale, inteso non come burocratica conduzione delle comunità e degli uffici pastorali, ma come servizio di amore e responsabilità testimoniale alla luce del Vangelo.
Mentre preannuncio che nelle prossime settimane saranno resi noti gli incarichi per alcuni uffici e servizi diocesani, comunico che vengono istituiti l’Ufficio diocesano per il patrimonio ecclesiastico e l’Ufficio amministrativo diocesano.
Ringrazio e incoraggio i sacerdoti e i diaconi nei quali ho potuto riscontrare spirito di servizio e disponibilità, con lo stile di un’obbedienza fondata sulla vita spesa per Cristo e per la sua Chiesa: sono certo della collaborazione di tutti nel cammino di rinnovamento pastorale diocesano avviato, volto a proseguire nei processi spirituali, pastorali e culturali richiesti dal Santo Padre Francesco con l’Evangelii Gaudium.
Ai presbiteri che iniziano il tempo della «pensione», dopo aver servito con amore e generosità la Chiesa, esprimo il grazie di tutti e l’invito a continuare a svolgere il ministero nei tanti servizi utili al Popolo di Dio come le confessioni, la predicazione, l’ascolto, la visita agli infermi e la guida spirituale per i giovani.
Ai fedeli laici chiedo di salutare e accogliere i presbiteri che lasceranno una comunità per servirne altre, meditando sulla loro missione con le parole dell’Apostolo Paolo: «Ognuno ci consideri come di Cristo e amministratori dei misteri di Dio» (1Cor 4,1).
Guardiamo avanti e camminiamo con fiducia e speranza.
Sassari, 24 settembre 2021
PARROCCHIE E CAPPELLANIE
Mons. Salvatore Masia lascia la Parrocchia San Basilio Magno in Sennori e viene nominato Parroco della Parrocchia Santi Martiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres.
Don Giuseppe Marras lascia la Parrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Siligo e viene nominato Parroco della Parrocchia San Basilio Magno in Sennori.
Don Davide Onida viene nominato Parroco della Parrocchia Santa Vittoria Vergine e Martire in Siligo.
Don Gavino Sanna viene nominato Parroco della Parrocchia Beata Vergine della Consolata in Porto Torres. A don Ferdinando Rum la gratitudine per il ministero svolto e che continuerà a Porto Torres in altre forme.
Don Michele Murgia, Parroco della Parrocchia Cristo Risorto in Porto Torres, che ringrazio per il prezioso e generoso ministero svolto come Amministratore parrocchiale ad annum della Parrocchia Santi Martiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario in Porto Torres, viene confermato Vicario coordinatore delle attività pastorali interparrocchiali nella città di Porto Torres.
Don Giampaolo Sini,ha lasciatola parrocchia Santi Gavino, Proto e Gianuario in Muros e la Parrocchia Santi Quirico e Giulitta in Cargeghe. Rimanendo incardinato in diocesi, in accoglimento della sua richiesta da parte mia, dal 1° settembre ha assunto l’incarico di Collaboratore Cappellano Militare presso l’Ordinariato Militare per l’Italia.
Don (Matteo) Jianping Jian lascia l’incarico di Amministratore parrocchiale della Parrocchia Santissimo Crocifisso e Sant’Apollinare in Sassari e viene nominato Parroco della Parrocchia Santi Gavino, Proto e Gianuario in Muros e della Parrocchia Santi Quirico e Giulitta in Cargeghe.
Don Andrea Stara, lascia l’incarico di Vice rettore del Seminario Arcivescovile, mantenendo la nomina di Cerimoniere arcivescovile, viene nominato Parroco della Parrocchia Santissimo Crocifisso e Sant’Apollinare, e al fine di sostenere il Progetto pastorale per il Centro storico della città di Sassari viene nominato anche Collaboratore della Cattedrale – Parrocchia San Nicola e Santa Caterina.
Don Paolo Tirotto, lascia l’incarico di Collaboratore della Parrocchia San Pantaleo Martire in Sorso e viene nominato Parroco della Parrocchia San Martino Vescovo in Bessude.
Don Angelo Farina viene nominato Amministratore parrocchiale della Parrocchia San Matteo in Chiaramonti.
Don Gianni Cubeddu, dopo un periodo di convalescenza per motivi di salute, lascia la Parrocchia Conversione di San Paolo in Codrongianos e viene nominato Collaboratore della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria in Sassari.
Don Fabio Nieddu, diacono, viene nominato Collaboratore della Parrocchia San Bartolomeo Apostolo in Ossi.
Don Gianluca Piga, diacono, viene nominato Collaboratore della Parrocchia Natività di Maria Vergine in Bonorva.
Don Paolo Mulas lascia l’incarico di Cappellano ospedaliero per intraprendere un percorso di studi fuori diocesi.
Don Virgilio Businco, mantenendo l’incarico di Collaboratore dell’Ufficio Diocesano per l’Edilizia di Culto, viene nominato Cappellano ospedaliero in convenzione con l’Azienda Sanitaria.
STRUTTURE E ORGANISMI DIOCESANI
Cancelleria
Don Angelo Farina, mantenendo l’incarico di Collaboratore dell’Ufficio Liturgico Diocesano (Settore: Pietà popolare mariana), viene nominato Vice Cancelliere della Curia diocesana.
Don Fabio Nieddu, diacono, viene nominato Collaboratore dell’Ufficio Diocesano Scuola, Cultura e Università.
Don Gianluca Piga, diacono, viene nominato Collaboratore del Centro Pastorale (settore Pastorale del territorio).
EFFICACIA DELLE NOMINE
Le nomine dei Parroci sono conferite ad novennium (9 anni), secondo la prassi comune e il limite minimo definito dalla Conferenza Episcopale Italiana; tutti gli altri incarichi, ove non definito diversamente, sono conferiti ad nutum episcopi (per la durata che l’Arcivescovo riterrà opportuna).
Le nomine hanno efficacia immediata, fatta eccezione per le nomine dei Parroci e degli Amministratori parrocchiali che avranno efficacia giuridica dall’atto canonico della presa di possesso, da effettuarsi a partire dal 1° ottobre p.v. e da concludersi, auspicabilmente, entro il mese di novembre.
Il Vicario Generale, il Vicario episcopale per la Pastorale e il Vicario episcopale per il Clero, coadiuvati dal Consulente diocesano per gli Affari Giuridici, accompagneranno il corretto svolgimento dei passaggi delle consegne negli avvicendamenti dei Parroci e degli Amministratori parrocchiali, come previsto dal Codice di Diritto Canonico e dalle altre norme ecclesiastiche e civili. Copia del Verbale del passaggio di consegne dovrà essere fatta pervenire, per gli ambiti di competenza, al Vicario Generale, al Cancelliere, all’Economo Diocesano e ai Vicari episcopali di competenza.