Dire l’amore non รจ mai un ripetere!

4 Maggio 2019 | 1300 battute

ANNO C – III DOMENICA DI PASQUA

At 5,27-32.40-41 | Sal 29 | Ap 5,11-14 | Gv 21,1-19

Ufficio Comunicazioni Sociali – don Michele MURGIA

Ripetere le stesse frasi รจ una possibilitร  che si verifica spesso di fronte al desiderio o alla necessitร  di chiarire meglio a noi stessi o a chi ci ascolta i pensieri e i sentimenti che vogliamo condividere, spontaneamente o anche stimolati. Tornano alla mente gli anni degli studi, quando ripetere era uno strumento utile a memorizzare, oppure i confronti su argomenti dubbi che impongono di ribadire ciรฒ che รจ stato giร  detto. E gli scontri veri e propri, quando i rapporti si fanno ostili e le parole diventano difficili: โ€œRipetilo, se hai il coraggio!โ€. Nella pagina del Vangelo di oggi, qual รจ il motivo dellโ€™insistenza del domandare di Gesรน a Pietro โ€œmi amiโ€? Qui non รจ questione di concetti, non siamo nel terreno arido dello scetticismo, nemmeno a un passo da un conflittoโ€ฆ e se il Risorto, oltre a mangiare come tutti gli uomini, volesse comunicarci anche il suo โ€œbisognoโ€ di sapersi amato? “Dimmelo ancora!“. Davvero il Risorto mostrerebbe unโ€™umanitร  veramente piena, svelata nel desiderio piรน profondo, autentico e condiviso da ogni essere umano. E come Maestro, dallโ€™interno della Pasqua compiuta, ci consegna, ribadendolo, il suo insegnamento piรน importante: โ€œche vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voiโ€ (Gv 15,12) unito ad una piccola aggiunta: con lo stesso amore con cui anche noi sappiamo di amare Lui.

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