Lunedì 9 giugno, nella Basilica dei Santi Martiri Turritani a Porto Torres, il cardinale Arrigo Miglio ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione della festa dei Martiri Gavino, Proto e Gianuario. La Santa Messa, presieduta dal cardinale affiancato dai sacerdoti del Capitolo turritano e dai parroci della città di Porto Torres, è stata uno dei momenti più importanti della Festha Manna.
Durante la funzione, dopo il saluto di monsignor Antonio Tamponi, neoeletto amministratore diocesano, Miglio ha ripreso parte dell’omelia, pronunciata da Papa Leone XIV nella messa del 9 maggio scorso:
«Non dobbiamo avere paura di scoprire che, forse, abbiamo un po’ dimenticato Gesù. Il suo sguardo ci offre speranza, ci guarda non con atteggiamento di giudizio, incutendo paura, ma ci tende la mano per riscoprirlo. La società corrente, fortemente laicizzata, ci spinge verso la tentazione di un ritorno al passato, al “si è sempre fatto così”». «La domanda che, ieri e oggi, Gesù rivolge a ciascun credente, è un invito alla riscoperta e al ritorno al fondamento». «È un percorso che ci dà la capacità di raccontare agli altri chi sia Gesù e che cosa sia lui nella mia vita ordinaria. L’esempio e la testimonianza dei Santi Martiri ci indica la strada da percorrere per riscoprire la presenza di Cristo nella nostra vita».
Presenti alla celebrazione i primi cittadini di Porto Torres e Sassari, Massimo Mulas e Giuseppe Mascia, la prefetta di Sassari Grazia La Fauci, i sindaci del territorio, le autorità militari e civili. Al termine della messa, il saluto del parroco della Basilica dei Santi Martiri, monsignor Salvatore Masia, e il tradizionale scambio delle chiavi fra il sindaco di Sassari e quello di Porto Torres.