Da “porte chiuse”, «entrate nella gioia»: il rientro della Madonnina a San Pietro

21 Aprile 2020 | News

Domenica 19 aprile, nella Cattedrale di San Nicola, Mons. Gian Franco Saba ha presieduto l’Eucaristia nella domenica in albis, celebrazione in cui era programmato anche il rientro del Simulacro della Madonna delle Grazie nel Santuario di San Pietro in Silki con lo scioglimento del Voto straordinario legato all’emergenza Covid-19. L’esperienza dell’incontro col Risorto e la situazione della Chiesa dei primi giorni ha dato forma alle parole dell’Arcivescovo che nell’omelia ha osservato che «il Signore invita ancora una volta, in questo giorno della resurrezione, domenica della misericordia, a lasciare che tocchiamo attraverso il linguaggio della fede quei segni narrati nel Vangelo proclamato e molti altri segni che, come dice l’Evangelista, “non sono stati scritti in questo libro” ma sono scritti nel libro della storia e nel libro della vita». Riguardo alla prolungata necessità di celebrare senza concorso di popolo, Mons. Saba ha suggerito di considerare l’assenza della possibilità dell’azione liturgica nella forma assembleare come un momento per «sperimentare il desiderio profondo di riscoprire il senso del fare Chiesa… Potrebbe sembrare paradossale che, in un tempo nel quale la dimensione comunitaria della liturgia è pressoché impossibile, siamo chiamati a riscoprire la dimensione della relazione comunitaria e il mistero della Chiesa».

Dai segni di un’emergenza inedita «abbiamo tutti sperimentato la necessità di entrare nelle porte chiuse – rifletteva il Vescovo- per dire “Pace a voi” in tanti modi. I medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, i dirigenti e gli amministratori del bene comune, i vari e vasti monti del volontariato ecclesiale e sociale sono entrati nelle case attraverso i mezzi di comunicazione; non per spettacolarizzare la fede ma per vivere questo tempo di passaggio ed evitare lo sdradicamento dalla comunità. Il Signore ci ha concesso di entrare con la sua grazia laddove le porte sono chiuse, perciò desidero sottolineare tutte queste forme di servizio raggruppandole in una sola espressione: i ministeri della prossimità». Negli sforzi posti in atto in modi mai realizzati prima, è stato opportuno ribadire che ogni tentativo «non è soltanto un servizio materiale, ma è un ministero di cura della persona che implica anche la cultura della persona. Non è soltanto un fare per fare, ma è portare un po’ di luce nella vita di chi sperimenta il buio dell’incertezza nella solitudine e nella paura nello sconforto».

Con l’Atto di affidamento alla Vergine, “Signora di Nostra Città”, e la benedizione conclusiva, il Simulacro della Madonnina delle Grazie è stato affidato a padre Gianluca Lombardi per il percorso di rientro nel proprio Santuario, con le significative e commoventi soste di fronte all’ingresso dell’Ospedale Civile e delle Cliniche di San Pietro, luoghi di sofferenza e smarrimento ma anche «grembi di speranza e consolazione» illuminati dalla luce della Madre di Dio che «brilla come Madre di Grazia, Madre di misericordia, Madre di speranza e Madre ripiena della Santa Letizia».

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