Nelle prime ore di questa mattina, prima di lasciare la diocesi di Sassari per raggiungere Roma, dove venerdì 30 maggio avrà inizio il suo nuovo ministero episcopale come Ordinario Militare per l’Italia, l’Arcivescovo Gian Franco ha voluto compiere due significativi gesti di comunione e di prossimità, carichi di valore simbolico e pastorale.
Con cuore grato e premuroso, ha incontrato i sacerdoti anziani e malati della diocesi, autentiche colonne della Chiesa turritana, la cui fedeltà e dedizione hanno accompagnato per decenni il cammino della comunità. Tra loro, anche don Pietro Cabula, prossimo al traguardo dei novantotto anni, che ha accolto con commozione la visita dell’Arcivescovo. Il momento è stato caratterizzato da parole semplici, sguardi profondi e una preghiera condivisa, segno di quella fraternità presbiterale che non conosce distanze né stagioni della vita.
Subito dopo, prima di dirigersi verso l’aeroporto di Alghero-Fertilia per il volo che lo condurrà nella Capitale, Monsignor Saba ha voluto far visita a Monsignor Paolo Atzei, suo predecessore alla guida della diocesi di Sassari, attualmente ospite in una residenza sanitaria nei pressi della città. L’incontro tra i due pastori è stato segnato da un’intensa emozione: un abbraccio fraterno che ha saputo condensare anni di servizio ecclesiale, di preghiera e di dedizione al Popolo di Dio.
Già nella serata di ieri, l’Arcivescovo aveva incontrato la comunità del Seminario Arcivescovile Diocesano, presiedendo la Celebrazione Eucaristica e condividendo successivamente un momento di fraternità con l’équipe degli educatori e con i giovani impegnati nel cammino di discernimento vocazionale. È stato un incontro semplice e familiare, ma denso di significato, quasi a voler affidare simbolicamente alle nuove generazioni il futuro della Chiesa, nel segno della fedeltà, della speranza e del servizio.
Questi gesti, compiuti prima della partenza, raccontano molto più di un semplice saluto: sono espressione autentica di uno stile episcopale che ha messo al centro le relazioni, l’ascolto e la cura pastorale. La comunità diocesana accompagna Mons. Gian Franco con riconoscenza e preghiera, affidando al Signore il nuovo ministero che sta per iniziare al servizio della Chiesa e della società italiana.



