Venerdì 28 marzo, nella Basilica del Sacro Cuore, a Sassari, in occasione della Visita pastorale l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Via Crucis interparrocchiale. Le meditazioni sono state accompagnate dagli interventi musicali della Corale Vivaldi.
Di seguito si riporta la riflessione tenuta dall’Arcivescovo:
«Abbiamo vissuto questa giornata di Visita pastorale all’insegna della contemplazione del Cristo Crocifisso. Al mattino abbiamo incontrato la comunità delle Suore Missionarie Figlie di Gesù Crocifisso, la comunità religiosa e le ospiti della Casa di accoglienza. Questa sera abbiamo celebrato insieme la Via Crucis.

Anche rimanendo seduti, abbiamo sperimentato un pellegrinaggio spirituale, quella dimensione contemplativa che ci consente di lasciarci raggiungere dal racconto del cammino di Gesù verso la croce. La musica eseguita dalla Corale Vivaldi, guidata dal maestro Daniele Manca, che ringrazio, ci ha aiutato a cogliere come il mistero della vita di Cristo continui a ispirare l’animo umano, oggi come in passato, gli artisti, i musicisti e anche noi.

Ascoltare la narrazione della vita di Cristo fa bene alla nostra interiorità, ci consente di lasciarci toccare dal suo mistero, affinché il suo amore possa davvero raggiungere il nostro cuore.
Ci troviamo nella Basilica del Sacro Cuore di Gesù, che insieme alle altre parrocchie di questo territorio –Gesù Buon Pastore eCuore Immacolato di Maria –ci richiama proprio al mistero dell’amore di Dio.

Dall’amore nasce la speranza, e la speranza è come una musica, un’armonia, una melodia di cui oggi, forse come mai prima, sentiamo il bisogno.
Il Concilio Vaticano II, mettendo al centro la liturgia come fonte e culmine della vita cristiana, non ha trascurato le pratiche quotidiane, ma ci ha invitati a riscoprirle nella loro autentica natura: strumenti per entrare in relazione con i misteri della nostra salvezza, con il mistero dell’amore di Dio.

La vita di Cristo continua a suscitare bellezza: nella musica, nell’arte, nelle opere buone, nelle opere d’amore. È la via dell’amore, è la via della bellezza. In una società in cui talvolta sembra prevalere l’abbrutimento umano e sociale, siamo chiamati a una missione, a un apostolato: quello della bellezza.
Siamo chiamati a diffondere la fede in modo creativo e generativo, come sorgente di bellezza e di vita nuova.
Il Signore ci accompagni in questo Anno Santo, che ci invita a riscoprire in Cristo il fondamento e il volto della nostra speranza, affinché possa nascere in noi il desiderio di partecipare attivamente alla storia che viviamo, con amore, generando bellezza».