Basilica del Sacro Cuore : Celebrazione Eucaristica interparrocchiale con il conferimento del sacramento della Confermazione

24 Marzo 2025 | News, primo piano, vescovo, Visita pastorale

Domenica 23 marzo, nella Basilica del Sacro Cuore, a Sassari, in occasione della Visita pastorale, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica interparrocchiale con il conferimento del sacramento della Confermazione.

Di seguito si riportano alcuni stralci del testo originale dell’omelia dell’Arcivescovo, rivolta ai cresimandi in forma dialogica:

«Oggi viviamo un momento di grande gioia, perché celebriamo un sacramento molto importante: il sacramento della Confermazione. Con questo sacramento, cari ragazzi e care ragazze, ricevete un grande dono: lo Spirito Santo, che Dio Padre dona per mezzo di Gesù Cristo Risorto.

Durante la Quaresima, di solito, non si celebrano i sacramenti dell’iniziazione cristiana; si preferisce farlo nel tempo pasquale o in altri momenti. Ma in questa occasione, come ci ha ricordato don Antonio all’inizio della celebrazione, siamo immersi in qualcosa di molto significativo per la comunità parrocchiale: la Visita pastorale. Ecco, noi possiamo paragonare la Visita pastorale a un momento pasquale della vita della parrocchia. Come Gesù, dopo essere risorto, va a trovare i suoi discepoli, così il Vescovo, segno sacramentale della presenza di Gesù Risorto nella comunità, va a incontrare i discepoli di Gesù. Per questo possiamo dire che oggi, nel giorno della Risurrezione – perché la domenica è la Pasqua della settimana – stiamo vivendo un autentico momento pasquale.

Nel Vangelo che è stato proclamato, Gesù, con la parabola del fico che non dà frutto, ci dice che, anche se non portiamo subito frutto, Lui non ci abbandona. Ci dona tempo, ma chiede anche il nostro impegno, la nostra collaborazione. Il concime di cui parla il vignaiolo nella parabola è per noi un principio vitale: possiamo raffrontarlo con lo Spirito Santo, ricevuto in dono. Per sentirlo vivo e presente dobbiamo invocarlo, pregarlo, chiedergli che ci faccia crescere e portare frutto. E portare frutto significa essere felici, essere buoni, trovare la giusta via, compiere scelte corrette, crescere come Gesù.

Lo Spirito Santo, però, non agisce da solo: chiede la nostra collaborazione. E voi, ragazzi e ragazze, avete accanto tante persone per aiutarvi: i genitori, il padrino, la madrina, i fratelli e le sorelle, i nonni. In parrocchia avete il parroco, gli altri sacerdoti, le catechiste.

Oggi, in questa celebrazione, sono riunite insieme tre comunità parrocchiali: quella del Sacro Cuore, del Buon Pastore e del Cuore Immacolato. Sono presenti per testimoniare che apparteniamo a un’unica famiglia e che occorre collaborare insieme, all’interno della parrocchia e tra le parrocchie.

Cari genitori, a voi è affidata una grande responsabilità, un impegno che possiamo condividere. Aiutiamo i bambini e i ragazzi a vivere il catechismo come un cammino di cura della persona. Ai catechisti e alle catechiste è chiesto di avere la premura del vignaiolo di cui parla il Vangelo. Come lui, occorre essere pazienti. Gesù chiede impegno, dedizione. A volte si preferirebbe scegliere scorciatoie, pensando che siano le vie più facili. Ma spesso, proprio quelle non aiutano: è la tentazione del tutto subito, dei tempi brevi.

Vorrei concludere con un impegno che propongo a ciascuno di voi, ai ragazzi e agli adulti: coltiviamo l’albero della nostra vita, della nostra fede, della nostra felicità. Andiamo avanti insieme, costruendo comunità, vivendo la Chiesa non come qualcosa di esterno a noi, ma come una realtà che ci coinvolge profondamente e ci fa sentire amati da Gesù. Trasformiamo le nostre parrocchie in luoghi dove ci prendiamo cura dell’“albero della vita” di tutti, nessuno escluso».

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