Solenne celebrazione dei vespri nella chiesa parrocchiale di Cristo Redentore

2 Marzo 2025 | News, primo piano, vescovo, Visita pastorale

Sabato 1° marzo, nella parrocchia di Cristo Redentore, a Sassari, l’arcivescovo Gian Franco ha presieduto la solenne celebrazione dei Vespri.

All’inizio della celebrazione, il parroco don Dino Pittalis ha accolto l’Arcivescovo con queste parole:

«Eccellenza Reverendissima, a nome mio, di don Giovanni e di tutta la comunità parrocchiale di Cristo Redentore, la accogliamo con immensa gioia e gratitudine in occasione di questa sua Visita pastorale, che segna per noi un momento di particolare significato, un’opportunità di crescita spirituale e di cammino comune. Siamo felici di poter vivere insieme a lei questo tempo di grazia, all’insegna della comunione e della missione.

 La nostra parrocchia desidera proseguire con slancio e dedizione il percorso pastorale sinodale, ispirato tanto dalle parole di Papa Francesco quanto dal suo magistero episcopale, che ci chiamano a costruire una Chiesa sempre più inclusiva, accogliente e missionaria.

Come lei ci ricorda, siamo chiamati a superare i muri dell’isolamento per diventare una Chiesa che sia davvero casa per tutti, dove ciascuno possa sentirsi parte di una comunità viva e partecipativa.

Siamo consapevoli che il cammino sinodale non è solo un esercizio teorico, ma una realtà che si concretizza nel quotidiano.

La nostra parrocchia è costantemente impegnata in una molteplicità di attività pastorali che toccano ogni aspetto della vita cristiana: dalla catechesi per bambini e giovani alla formazione degli adulti, dalle attività caritative alla cura delle famiglie, dalla preghiera comunitaria all’accompagnamento dei malati e degli anziani, fino all’apertura verso il sociale e le istituzioni del territorio. Ogni proposta, ogni gesto, è un passo verso l’incontro con Cristo e con il prossimo, un’opportunità per rafforzare il nostro impegno a vivere come discepoli e missionari.

Siamo convinti che una Chiesa che non sogna non sia veramente una Chiesa. Solo chi sogna può evangelizzare. Sognare una Chiesa che sia casa per tutti, capace di essere vicina alle sofferenze e alle speranze di ogni uomo, donna, giovane e bambino: solo così possiamo rendere il Vangelo un messaggio vivente che attraversa le nostre esistenze, raggiungendo le periferie del cuore e della società.

 Vescovo Gian Franco, la parrocchia di Cristo Redentore la accoglie con gioia e con il cuore aperto, pronta a seguirla nel cammino, perché – come lei ci ha insegnato – “insieme possiamo abbattere i muri e costruire ponti, rendendo la nostra Chiesa sempre più una casa di discepoli missionari”».

 Nell’omelia, l’Arcivescovo ha detto:

 «Carissimi, accolgo e ricambio con affetto il saluto che mi hanno rivolto monsignor Dino a nome di don Giovanni e di ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle della comunità di Cristo Redentore.

Siamo immersi nel cammino della Visita pastorale, un percorso che desidera mettere in particolare evidenza il processo sinodale che Papa Francesco ha suscitato nella Chiesa.

In questo momento, il nostro pensiero e la nostra preghiera si rivolgono al Signore per il Santo Padre, affidandogli la sua salute, il suo conforto e ogni grazia necessaria per continuare con forza e serenità il suo ministero. Vogliamo intensificare la nostra preghiera per lui e per tutta la Chiesa universale, affinché il cammino sinodale sia un tempo di autentica conversione e di rinnovata comunione.

 In questo contesto di sinodalità si inserisce anche il cammino della nostra Visita pastorale, vissuto nella luce dell’invito di Papa Francesco – espresso nell’Esortazione apostolica Evangelii Gaudium – a intraprendere una nuova e rinnovata stagione di evangelizzazione. Siamo chiamati a un rinnovato incontro con la gioia del Vangelo, con Cristo stesso, che è la fonte della nostra missione.

 Il parroco ha già sottolineato alcuni elementi fondamentali di questo cammino e voglio anch’io riconoscere e ringraziare ciascuno di voi per l’impegno missionario ed ecclesiale che vivete, sia all’interno della parrocchia che nel cammino diocesano. Il vostro servizio è un segno di comunione fraterna con il Vescovo, di autentica appartenenza alla Chiesa e, soprattutto, di un profondo desiderio di volgere lo sguardo a Cristo, Redentore del mondo, in cui troviamo la vera gioia e la piena libertà.

 L’autore della Seconda Lettera di Pietro ci esorta a volgere lo sguardo alla parola dei profeti, lasciandoci guidare da essa con attenzione, come da una lampada che brilla in un luogo oscuro. Cristo è questa luce, la Lumen Gentium, la luce delle genti, che le prime comunità cristiane hanno accolto, testimoniato e annunciato nella loro società e nel loro tempo. È questa stessa luce che la Chiesa, lungo i secoli, ha continuato a portare in ogni epoca e in ogni situazione. Ed è questa luce che anche noi, oggi, desideriamo incontrare sempre più profondamente e annunciare con rinnovato slancio.

 Il Concilio Vaticano II ci ha ricordato che la Chiesa riflette la luce di Cristo nel mondo: Lumen Gentium. Noi, come suoi discepoli, siamo chiamati a essere portatori di questa luce, missionari nella quotidianità, attingendo al sacramento dell’Eucaristia, portando nel nostro cammino la candela battesimale come fiamma viva che illumina la nostra vita familiare, lavorativa e sociale. Un insieme di piccole luci che, unite, formano una grande luce: quella del Signore Risorto.

Vogliamo dunque invocare la lampada della Parola, la luce di Cristo Risorto, il Dio vivente che cammina con noi.

Preghiamo perché questa luce brilli nel nostro tempo, illumini il cammino della nostra Chiesa e renda la nostra comunità sempre più unita nella comunione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Vogliamo essere una Chiesa che porta la gioia della Risurrezione nel mondo, una Chiesa che, pur riconoscendo le tante luci del progresso e dello sviluppo, non dimentica le ombre che ancora segnano il nostro tempo. Esistono infatti tante oscurità: la povertà materiale, le difficoltà di chi vive nell’indigenza, ma anche la povertà spirituale di una fede tiepida, debole, offuscata dall’egoismo e dall’autoreferenzialità. Troppo spesso si vive come se Dio non esistesse, come se la sua presenza fosse irrilevante nella vita quotidiana.

 La nostra missione non è da vivere con lo spirito dei crociati o dei colonizzatori, ma con lo spirito dell’incontro, del dialogo e dell’amicizia fraterna. Siamo chiamati ad avvicinare ogni persona con rispetto e dedizione, a far risuonare il profumo del Vangelo nel mondo, a portare la luce evangelica nelle situazioni di divisione, di guerra, di lacerazione, sia a livello globale che all’interno delle nostre comunità ecclesiali.

La Parola di Dio oggi ci invita a fissare lo sguardo su questa lampada luminosa, chiedendo la grazia della perseveranza nel nostro cammino. Siamo pellegrini, incamminati verso il giorno senza tramonto, verso la luce eterna di Cristo. Eppure, già ora, desideriamo invocare la stella del mattinoperché illumini la nostra vita quotidiana e perché ogni giorno sia orientato da questa luce, che è guida sicura nel nostro cammino.

La notte può essere simbolo di riposo, ma anche di timore e incertezza. Eppure, se ci lasciamo illuminare dalla luce di Cristo, la nostra vita sarà sempre orientata verso il bene, pronta a riprendere ogni giorno il cammino con rinnovato entusiasmo. È con questa fiducia che vogliamo proseguire il nostro itinerario di fede, certi che la luce del Signore ci guiderà sempre».

 Al termine della Veglia, l’Arcivescovo si è intrattenuto con le famiglie della comunità coinvolte nel progetto “Per crescere un bambino, serve un intero villaggio”. L’incontro si è svolto in un clima di grande serenità e partecipazione, offrendo un’opportunità preziosa di confronto e condivisione. Attraverso un dialogo aperto e sincero, sono emerse riflessioni profonde sul valore della famiglia e sull’importanza dell’educazione dei figli, arricchite dall’esperienza e dalla testimonianza dei presenti.

Per un approfondimento del Pogetto “Per crescere un bambino, serve un intero villaggio” si può cliccare sul link https://www.cristoredentoress.it/2025/01/18/per-crescere-un-bambino-serve-un-intero-villaggio/?

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