Nella mattina di venerdì 9 agosto, nella casa circondariale di Bancali si è rinnovato l’appuntamento del “Candeliere di San Sebastiano”. Un gruppo di persone recluse hanno fatto ballare il Candeliere davanti al simulacro della Vergine Maria come segno di partecipazione alla “Faradda” del 14 agosto che, come ogni anno, rinnova il Voto della città di Sassari all’Assunta. L’Arcivescovo Gian Franco, presente alla cerimonia, ha impartito la benedizione ai portatori del Candeliere. Alla cerimonia hanno partecipato, oltre alle autorità civili, anche il cappellano della casa circondariale, don Gaetano Galia, e il padre guardiano di Santa Maria in Betlem, padre Salvatore Sanna.
Nella sua riflessione, rivolgendosi a quanti si trovano detenuti a Bancali, l’Arcivescovo ha detto:
<< Sciogliere un voto è come sciogliere un nodo della vita che presentiamo al Signore. Questi nodi possono essere interiori ed esteriori. Il mio augurio è che sciogliendo questo voto si sciolgano tutti i voti interiori ed esteriori perché possiate e possiamo sempre sperimentare quella bellezza di libertà e di vita nuova che la Vergine Assunta ci testimonia.
Noi sciogliamo il voto attraverso l’intercessione di Maria Assunta in cielo, in anima e corpo. Quindi tutta la storia in tutte le sue dimensioni viene richiamata. Anche la benedizione vuole essere un atto di amore. Significa trasmettere un atto di amore da parte di Dio verso ciascuno di voi, verso le vostre famiglie, i vostri desideri, ma soprattutto il desiderio di una vita nuova. Anche per tutti noi è un’occasione di riflessione perché questi luoghi e questi spazi, in un momento nel quale c’è un dibattito istituzionale e sociale in corso, possano essere luoghi di educazione e riabilitazione ad esistenze nuove ed esistenze rinnovate. Questo interpella la responsabilità di ciascuno di noi perché non siamo qui solo per far ballare un cero di legno ma per far ballare la vita delle persone>>.