Domenica 23 giugno, a Sassari, nel territorio della Parrocchia Cristo Redentore, l’arcivescovo Gian Franco ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione della via intitolata a don Luigi Giussani, presbitero, teologo e docente, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.
Dopo il ricordo di don Giussani e la preghiera di benedizione, l’arcivescovo si è rivolto ai numerosi fedeli presenti: «Prima di questo appuntamento avete partecipato all’Eucarestia, centro della vita di don Giussani. Ringrazio il movimento di Comunione e Liberazione per aver promosso questa iniziativa. Prima è stato ricordato che don Giussani affrontò delle turbolenze all’interno della Chiesa. Non meno, in questo momento, la Chiesa affronta delle turbolenze. Ritengo significativo che si vada a riscoprire i testi giovanili di don Giussani laddove vi è una vocazione che emerge e che può contrastare ogni forma di rigidità che, a volte, nella Chiesa si appella a princìpi dottrinari astratti, fuori dalla realtà. Don Giussani è stato un presbitero dentro la realtà, dentro la vita. Ha amato le persone proprio perché la sua vita era centrata su Cristo, nel mistero dell’incarnazione. Incoraggio il movimento di Comunione e Liberazione ad andare in questa direzione e a non lasciarsi strattonare, come a volte può capitare, da correnti clericalizzate che tenderebbero a irrigidire certe posizioni nella Chiesa. Voi potete essere ancora una profezia significativa soprattutto per il futuro delle nuove generazioni».
