Venerdì 24 novembre, nel pomeriggio, la comunità di Giave ha accolto l’arrivo dell’Arcivescovo Gian Franco per l’inizio della visita pastorale. La Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo e concelebrata da don Pietro Faedda, è stata accompagnata dal coro di Giave diretto da Antonio Casu con la partecipazione dalle autorità civili e militari del territorio. Prima dell’inizio della celebrazione, il saluto del sindaco di Giave Gianmario Chessa che ha ricordato l’impegno pastorale della diocesi e quello culturale dell’Accademia nel territorio. Tanti i presenti nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea apostolo tra associazioni, comitati locali e confraternita.
“Il desiderio Gesù è che noi ascoltiamo la sua Parola il messaggio di monsignor Saba nell’omelia -. La visita pastorale si inserisce in questa dimensione. Il significato della visita è far risuonare la voce del Signore. Il vescovo non è il centro della visita pastorale, è un servitore, è a servizio. Questa è la missione della Chiesa, siamo chiamati a far risuonare la voce del Signore. Cresciamo nella relazione di fede è amore che Gesù ci insegna, quella tra il pastore e le pecore. Annunciare il Vangelo è il desiderio di Papa Francesco, che la gioia del Vangelo sia conosciuta affinché possa imprimersi nel cuore di ciascuno. Il Papa ci invita a incontrare Cristo e a incontrarlo sempre. Sant’Andrea, patrono della vostra comunità, ha ascoltato la voce di Gesù, ha accettato l’invito di Cristo rendendosi disponibile. Dall’incontro nasce un’amicizia, la presenza del vescovo invita tutti noi a crescere nell’amicizia con Gesù. Ecco perché avviene la visita pastorale: per essere Cristiani che si coinvolgono. L’Apostolo Andrea ha accettato il suo compito, noi dobbiamo riscoprire la nostra missione e la visita pastorale è un’ottima occasione per farlo. Le parrocchie sono chiamate a fare Chiesa, per andare incontro a Gesù. La missione di annunciare il Vangelo si apre a tutti. La visita pastorale, il cammino che compie la diocesi è quello di aprirci a tutti. L’annuncio del Vangelo è un compito di tutti i battezzati. Oggi si parla di nuove ministerialità, non è solo burocrazia: risvegliamo l’impegno di tutti i battezzati a trasmettere la Parola. La mia preghiera è che noi tutti possiamo pendere dalle labbra di Gesù”. La serata è continuata con un momento conviviale con una cena per tutti, organizzata dai comitati riuniti, svoltosi nella piazza antistante la chiesa di Sant’Andrea, in cui l’arcivescovo ha potuto incontrare la comunità parrocchiale.