Giovedì 1° settembre nella chiesa parrocchiale di San Gavino Martire, a Bancali, si sono svolte le esequie della giovane Martina Berluti, protagonista nei campionati italiani di endurance morta dopo una accidentale caduta da cavallo. L’Arcivescovo Gian Franco ha partecipato alla celebrazione presieduta dal parroco don Antonio Serra e all’inizio della liturgia ha rivolto un breve messaggio ai familiari di Martina, in modo particolare ai genitori e alla sorella, ai suoi numerosi amici e a tutta la comunità di Bancali. “La Parola di Dio che ascolteremo – ha detto – ci ricorda che Dio ha preparato un posto per noi. Martina quindi è nel cuore di Dio e questa parola di consolazione è una parola di invito alla fede. Certamente nessuno avrebbe mai pensato che Martina concludesse i suoi giorni terreni così giovane, ma noi sappiamo oggi ha avuto inizio per lei un giorno che non conosce tramonto: il giorno della vita eterna. La parola di consolazione che intendo consegnare a tutti è che Martina è viva. I suoi sogni – ha detto ancora – non hanno avuto una compiutezza storica eppure in Dio questi stessi sogni trovano un compimento perché tutti i sogni di bene che erano nel suo cuore sono ora custoditi in Dio”. L’Arcivescovo ha concluso il messaggio con un invito ai giovani presenti: “fate della vostra vita un sogno e un capolavoro”.
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