Dopo i tre mesi di forzata e doverosa interruzione dei propri incontri periodici, la Conferenza Episcopale Sarda si è ritrovata per una prolungata riunione nei giorni 19-20 maggio. Molte le questioni affrontate, dalle modalità con le quali si è gestita l’emergenza da Coronavirus e il relativo impatto sulla vita e sulle attività ordinarie della Chiesa, ad alcune questioni riguardanti il Seminario Regionale e la Facoltà Teologica della Sardegna, alla riassegnazione delle Deleghe vescovili e ad alcune scelte pastorali per il prossimo futuro.
Nella sua relazione introduttiva, il presidente S.Ecc. Monsignor Antonello Mura, ha fatto una breve sintesi sui mesi appena trascorsi di forzata quarantena e conseguente interruzione dei sacramenti e delle altre attività pastorali. I sacerdoti, insieme ai catechisti, hanno saputo mettere in campo fantasia e uso intelligente dei social sia per la diffusione delle celebrazioni a porte chiuse, sia per mantenere vivo il rapporto educativo con il mondo dei ragazzi e con il servizio della parola agi adulti. Anche la Sardegna, sebbene con numeri ridotti ma pur sempre devastanti, ha pagato il suo prezzo di contagi e di vite umane e continuerà a pagare a caro prezzo le conseguenze devastanti sull’economia e sul versante della produzione e del lavoro. Aspetti, che i Vescovi affrontano con particolare attenzione e preoccupazione insieme alle proprie comunità. In questo tempo di chiusura e di restrizioni delle attività, ha avuto per contro uno straordinario slancio l’azione della Caritas in tutte le Diocesi sarde in termini di interventi e di prossimità con le fasce più povere della società. Si può dire che alla mancanza del culto si è risposto con un surplus di sostegno a persone e famiglie, grazie anche alla straordinaria generosità di enti, esercizi commerciali, produttori e singoli cittadini. E se i temi economici e delle nuove povertà hanno avuto e avranno la necessaria preminenza, non meno delicata e determinante, per i Vescovi, è la questione educativa dei fanciulli e dei ragazzi. Sarà cura della Chiesa sarda, in accordo con le Autorità competenti, predisporre appositi protocolli sanitari per far vivere in sicurezza progetti e iniziative estive rivolte ai ragazzi.
Sono state individuate due iniziative per dare risalto a questo periodo di passaggio a una lenta ripresa delle attività istituzionali della Chiesa.
Martedì 2 giugno, alle ore 11, nella Basilica di Bonaria tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Sarda concelebreranno una Santa Messa (trasmessa in diretta dall’emittente Videolina) per affidare alla Patrona Massima della Sardegna l’intero popolo sardo in questo momento di grande sofferenza. La celebrazione sarà anche l’occasione per un Messaggio unitario di incoraggiamento e di fiducia che i Vescovi rivolgeranno a tutta l’Isola.
I Vescovi, ancora, a nome delle rispettive diocesi, hanno deciso di destinare la somma di € 30.000,00 al centro di accoglienza “Il Gabbiano” della Comunità Padre Monti ad Oristano, come gesto di attenzione al mondo della disabilità e per dotarlo di adeguati presidi sanitari.
Altro tema affrontato è stato il protocollo d’intesa tra la RAS e la CES siglato nel 2016, e riconfermato nelle sue linee generali, con qualche ritocco, nell’incontro che si è tenuto tra la CES e il presidente Solinas lo scorso mese di dicembre. Tre i tavoli di lavoro attorno a cui si snoda la collaborazione, che si avvale anche di finanziamenti delle due parti: patrimonio e beni culturali ecclesiastici; inclusione sociale e sanità; formazione professionale, istruzione, lavoro.
Procedendo all’attribuzione delle deleghe vescovili per i diversi ambiti pastorali della ragione ecclesiastica, è risultato il seguente organigramma.
- Mons. Antonello Mura: Comunicazioni sociali e Insegnamento della Religione Cattolica.
- Mons. Giuseppe Baturi: Dottrina delle Fede, Annuncio e Catechesi; Pastorale sociale e del lavoro; Osservatorio Giuridico Regionale.
- Mons. Roberto Carboni: Evangelizzazione dei Popoli e Cooperazione tra le Chiese; Tutela dei minori.
- Mons. Gian Franco Saba: Cultura, Educazione, Scuola e Università; Ecumenismo e dialogo interreligioso.
- Mons. Sebastiano Sanguinetti: Liturgia e lingua sarda nella liturgia; Beni Culturali ed Edilizia di Culto; delegato per l’attuazione del protocollo d’Intesa RAS-CES
- Mons. Giovanni Paolo Zedda: Caritas; Migranti; Pastorale della salute; Progetto Policoro.
- Mons. Mauro Maria Morfino: Clero e vita consacrata, Commissione presbiterale Regionale, CISM e USMI.
- Mons. Corrado Melis: Apostolato dei laici; Pastorale giovanile e vocazionale; Pastorale familiare.
- Mons. Arrigo Miglio: Sovvenire al sostegno economico alla Chiesa.
- Mons. Ignazio Sanna: Pastorale del turismo.
- Mons. Mosè Marcia, affiancherà Mons. Melis con delega per la Pastorale Familiare.
✠Sebastiano Sanguinetti