Venerdì 24 gennaio, con la celebrazione eucaristica presieduta in Cattedrale dal vescovo di Tempio-Ampurias, Mons. Sebastiano Sanguinetti, si è aperto a Sassari l’Anno accademico dell’Istituto superiore di scienze religiose “Euromediterraneo”. Durante l’omelia, monsignor Sanguinetti ha voluto toccare temi relativi all’importanza della conoscenza, intesa come rapporto tra lo studio della Parola, dei misteri divini e le scienze umane: «esiste un forte legame fra l’aula liturgica e le aule accademiche e questo legame è rappresentato dallo studio e dall’approfondimento della Parola, a patto di avere una teologia aperta al dialogo con le scienze umane che abbia come oggetto il mistero di Dio, perché lo studio non può essere disgiunto dal riferimento a Dio, al bisogno di luce che alimenta la sapienza». Alla celebrazione hanno preso parte numerose autorità, fra cui p. Francesco Maceri Preside della Pontificia facoltà teologica della Sardegna, il Prefetto Maria Luisa D’Alessandro, il pro-rettore dell’Università di Sassari Luca Deidda e una rappresentanza delle forze dell’ordine e delle forze armate. Nel vicino auditorium “San Giovanni Paolo II”, la una conferenza inaugurale tenuta da don Raimondo Satta, Direttore dell’Istituto, affiancato dal vice-direttore il dott. Claudio Uras.
L’Istituto di Scienze religiose «Euromediterraneo», la cui sede sassarese è da qualche anno in via Mercato (a Tempio in viale don Luigi Sturzo), è collegato alla Pontificia facoltà teologica della Sardegna. Nato nel 2017 dall’unione dei due precedenti istituti superiori delle diocesi di Sassari e Tempio-Ampurias.