Saluto del Parroco
 
A nome di tutti: bentornato, p. Paolo, per la sua seconda visita pastorale alla nostra comunità. Dopo otto anni l’accogliamo ancora nel bel mezzo di un cantiere. Esso evoca disagi, disordine, rumori, polvere, cose non finite… ma anche lavoro, impegno, fatica, desiderio di realizzare “cose” previste da un progetto, e, insieme, immagine di quelle virtù necessarie ad una comunità che vuole essere e camminare come Chiesa: l’umiltà, la pazienza, la speranza. Della prima ci ha già dato esempio Lei, aprendo di fatto la sua visita nell’incontro con i più piccoli e gli anziani ammalati, andandoli a trovare a casa loro: i primi nella scuola materna e i secondi nelle proprie abitazioni. Gli uni e gli altri circondati dalle attenzioni delle educatrici e dei loro familiari, testimoni della virtù dell’umiltà del Vescovo che familiarizza con spontaneità e semplicità.
Umiltà a cui riferirci per imparare ad essere discepoli che non inventano progetti improvvisati o di facciata ma si dispongono ad operare nel quotidiano per realizzare il “progetto” affidato: portare la gioia del Vangelo nel concreto della vita di questo quartiere periferico in cui già nella fisionomia urbanistica emerge la necessità di un indirizzo di crescita comunitaria.
Con pazienza!  Le attese e i desideri sono tanti, i bisogni pure… vivere il cantiere, appunto! Nel programma della visita in questo primo incontro comunitario abbiamo chiesto che Lei presiedesse la Via Crucis. Ci aiuti a comprendere che in essa non compiamo soltanto un atto per la continuità di una pietà popolare ma accogliamo la pedagogia di Dio che nella croce di Gesù radica la gioia e la gloria della salvezza e in essa l’esperienza della virtù della pazienza aperta al servizio faticoso della semina del Vangelo.
Nelle speranza! Essa come dono battesimale ci è data per disporci ad avere fiducia, a cercare i ‘segni’ presenti anche in mezzo a noi. Uno di questi è certamente quello di questi volti, di bambini e genitori che l’hanno accolta nel ‘sagrato’ con la spontaneità e la gioia loro proprie. Si dice che dove ci sono bambini c’è vita e futuro: perché allora, non aprirci alla speranza?
 In questi giorni nei quali pregherà con noi e ci rivolgerà la sua parola, ci aiuti a vivere la nostra missione di Chiesa con umiltà, pazienza e speranza, come già si sperimenta in famiglia, nella scuola e nella vita sociale, forse affrontando percorsi faticosi ma nella fiducia di camminare nella strada giusta. Grazie!
(Parrocchia Sant’Orsola – Sassari)
SCHEDA
Abitanti: 5000 circa
Nuclei familiari: 1800 circa
Parroci:
Don Antonio Casu (1989 – …)
Organismi:
Consiglio Pastorale (ricostituire)
Cons. Affari Economici
Gruppi:
Apostolato della preghiera, Ministranti, Lettori, Cantori, Catechisti, Ragazzi/giovani “dopo Cresima”, Caritas, Decoro, Laboratorio Teatrale, Corale “voci bianche”, ACLI