Asinara, una croce per ricordare i soldati austro-ungarici morti sull’isola
Sabato 23 settembre l’Arcivescovo Gian Franco Saba ha partecipato all’inaugurazione di un monumento in memoria dei prigionieri della Grande Guerra deceduti sull’Isola dell’Asinara. Alla cerimonia, che si è svolta in località Cala Reale, era presente una delegazione dell’Associazione Croce Nera d’Austria e delle autorità civili e militari del territorio. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali austriaco e italiano e di quello europeo, il rappresentante austriaco con il sindaco di Porto Torres hanno deposto le corone d’alloro ai piedi del monumento, una croce nera alta quattro metri. Al termine della cerimonia l’Arcivescovo ha impartito la benedizione.
Nell’ottobre del 1915, 24mila soldati austro-ungarici vennero presi in custodia dall’esercito italiano nel porto albanese di Valona e deportati all’Asinara che si rivelò da subito totalmente inadatta a ospitare un numero tanto grande di prigionieri. Settemila di questi, poco meno di un terzo del totale, morirono nei primi tre mesi di detenzione a causa delle epidemie, della fame e della sete. Di quella tragica vicenda restano la cappella e l’ossario, eretto nel 1936 per volere del governo austriaco per raccogliere le spoglie dei prigionieri austro-ungarici deceduti sull’isola.